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domenica 2 dicembre 2007

Cambiamenti in campo liturgico. Forse per l'Immacolata Messa in latino a Gallipoli!

Tempo di mutamenti in campo liturgico. Tanto per cominciare, da ieri, prima Domenica d'Avvento, è entrato in uso il nuovo lezionario che riporta la versione aggiornata delle letture bibliche, dopo le ultime modifiche eseguite dai traduttori; entro il 2010, tutti i lezionari dovranno essere sostituiti. A quanto pare però non vi sono modifiche sostanziali e si ha la sensazione che si stia esagerando con le frequenti modifiche. Ci sono poi le novità riguardanti le due preghiere più famose: Padre Nostro e Ave Maria. Nella prima preghiera, la modifica era stata già annunciata diversi anni fa: la sostituzione della frase "Non indurci in tentazione" con "Non abbandonarci alla tentazione". Si ritiene infatti assurdo che Dio possa indurci in tentazione. Più discutibile la trasformazione nell'Ave Maria, dove si sostituirà l'espressione "Ave o Maria" con Rallegrati o Maria. Personalmente ritengo che l'espressione usata fino ad oggi risultasse più completa mettendo in risalto sia il saluto dell'Arcangelo, che l'invito a gioire. Non dimentichiamo inoltre che il brano, sebbene sia tratto dal Vangelo, è pur sempre una preghiera rivolta da noi alla Madonna, per cui il termine "rallegrati" detto da noi è poco pertinente, mentre "Ave" suona come un rispettoso saluto. Quello che però fa più discutere in questi giorni è la liberalizzazione, da parte del pontefice, delle Messe in latino. Come tutti sanno, il Concilio Vaticano II, modificando le regole tridentine, ha sostituito il latino con la lingua madre di ciascuna nazione cattolica. Era consentito seguire la regola preconciliare solo previa autorizzazione episcopale, ora invece sarà possibile celebrare Sante Messe in latino (e con il sacerdote rivolto verso l'altare) ogni qualvolta i fedeli ne faranno richiesta al proprio parroco.
Il rettore del santuario di maria Ss. del Canneto di Gallipoli, Don Antonio Pisanello, ha accolto favorevolmente quest'atto del Santo Padre e ha promesso ai suoi fedeli di celebrare una Messa in latino in occasione della prossima solennità dell'Immacolata Concezione. Resta ancora qualche dubbio circa la reale attuazione del progetto, legata alla perplessità e alla contestazione da parte di taluni esponenti della diocesi di Nardò - Gallipoli. Intanto il coro del Santuario (di cui anch'io faccio parte) sta preparando i canti che dovrebbero essere eseguiti in tale circostanza. Vedremo come andrà a finire.

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