Che ora è...nel mondo?

venerdì 26 ottobre 2007

Week end all'insegna del bel tempo...e del buon sonno

E così la precoce ondata di freddo si è davvero attenuata un po' ovunque (volevo ben dire di spargere la voce): da noi, a Gallipoli, nella giornata odierna, abbiamo oltrepassato i 20°C, sebbene il tempo sia stato perturbato. Anche nelle altre zone si sono avute nuvole e piogge, ma pure da questo punto di vista il tempo è in miglioramento. La settimana che si sta per concludere è stata caratterizzata da ripetuti errori dei meteorologi che, in questa fase, si stanno rivelando più bravi nelle previsioni generali di medio periodo che in quelle dettagliate a breve scadenza. Particolarmente errate, almeno al sud, le previsioni per le successive 48 ore: in più di un occasione, la rubrica di Rai 1 "Che tempo fa" ha dovuto correggere il tiro, non sempre riuscendovi pienamente. Così dopo la lezione impartitaci la scorsa settimana dagli esperti, con la tempestiva e precisa previsione dell'arrivo del freddo, noi dilettanti possiamo rialzare la cresta. Il barometro in questi ultimi giorni fa registrare valori di pressione più alti; osservando la mappa della situazione al suolo relativa alle ore 13,10 di oggi ne scpriamo la causa: l'anticiclone dele Azzorre ha lentamente abbandonato la Scandinvia e si è portato a latitudini più basse fondendosi con quello siberiano, tutto ciò favorisce il miglioramento del tempo sulle nostre regioni. Il fine settimana dovrebbe perciò essere soleggiato su gran parte dell'Italia, con temperature miti.

Attenzione però, la depressione che sta arrecando piogge sul Mediterraneo, anzichè spostarsi verso Est, si è mossa a ritroso, portandosi sulla Spagna. La forza centrifuga dovrebbe perciò rispedircela indietro, provocando un nuovo peggioramento del tempo all'inizio della prossima settimana. L'anticiclone si affermerà pienamente solo dopo che il vortice ciclonico si sarà portato sui balcani, sempre che nel frattempo non intervengano altri fattori.

In questo fine settimana avremo anche il ritorno all'ora solare, nella notte fra Sabato 27 e Domenica 28 sposteremo le lancette dalle h.3,00 alle h. 2,00; l'ora legale tornerà Domenica 27 Marzo 2008. Quest'anno l'ora legale ci ha fatto risparmiare 84.000.000 di Euro. Non so se ci avete fatto caso, ma ormai l'ora legale dura di più di quella solare (7 mesi a 5). Domani notte dormiremo dunque un ora in più, chi viaggia starà invece un'ora in più in treno (quest'ultimo infatti resterà fermo per un'ora, dalle 2 alle 3 o , se preferite, dalle 3 legali alle 3 solari) ma arriverà puntualmente. Viceversa, quando si sposta l'ora in avanti, il viaggio è un po' più breve (si corre di più) ma si arriva in ritardo.

Non mi resta che augurare felice week end e buon sonno a tutti: riprendiamoci l'ora persa lo scorso Marzo!

lunedì 22 ottobre 2007

Il signore si può accomodare!

L'anonimo ha saputo rispondere alla parola d'ordine e può quindi entrare.... E pure alla svelta, visto il freddo che fa ! La risposta giusta da dare al guardiano era appunto Tre, per il motivo che l'anonimo (ma non troppo) spiega nel suo commento. E' vero l'indovinello non è bastato a scaldare l'ambiente: come ci comunica il nostro vincitore (che rivela così sempre più la sua identità) a Roma ci sono 8°C. In effetti era forse troppo semplice e anche troppo famoso, devo assegnarvi qualcosa di più difficile! Il problema maggiore è però che non si assiste ancora ad una bella gara, ma ci riproveremo. In quanto al freddo, come dice Aleandro Baldi in una sua canzone, passerà...

Proviamo a scaldare questo freddo Autunno

Da alcuni giorni in Italia persiste una situazione di maltempo collegata a temperature del tutto inusuali per questo periodo, basti pensare che ieri, a Potenza, l'incontro di calcio di C1 con il Martina è stato rinviato per neve. Responsabile di questa situazione è l'attuale posizione dell'anticiclone delle Azzorre, che, come potete osservare dalla cartina relativa alle ore 10,10 di oggi, dall'Atlantico si protende verso nord (dove raggiunge 1032 hPa) lasciando scoperta l'Italia. Si stabilisce così un flusso d'aria fredda da nord verso sud che fa abbassare la temperatura sul Mediterraneo e, scontrandosi con aria più umida e temperata, alimenta una depressione presente sull'Italia che sta arrecando cospicue precipitazioni su tutte le nostre regioni. La scorsa settimana ho preferito tacere sul'arrivo della perturbazione perchè ormai ne erano tutti ben informati per la puntuale previsione da parte dei mass media. Cerchiamo ora di riscaldarci un po' con un bel quiz. Vi propongo il seguente:
In un centro segreto si accede solo rispondendo alla parola d'ordine. Arriva il primo soldato e la guardia gli dice: "dieci". Il soldato prontamente risponde cinque e viene fatto entrare. Arriva il secondo soldato e la guardia dice: dodici. Il soldato risponde sei e viene fatto entrare. Ai due successivi viene chiesto sei e otto e viene risposto rispettivamente tre e quattro: anch'essi vengono fatti accomodare. Una spia, nascosta nelle vicinanze, osserva tutto ed è convinta di aver capito. Si avvicina perciò al portone e, alla parola d'ordine due, risponde prontamente uno, ma il guardiano incomincia a sparare. Come mai?
Per ora riscaldiamo la giornata con il fuoco del guardiano e con la sfida fra risolutori di quiz, fra qualche giorno il freddo andrà via altrettanto rapidamente di come è arrivato e le temperature di questi giorni saranno solo un ricordo... Cosa dite? Ne son proprio sicuro? No, ma spargete la voce!

domenica 14 ottobre 2007

Elezioni primarie: Proiezioni 'NTOXA

Con le primarie di oggi si fa un grosso passo avanti verso la costituzione del Partito Democratico che andrà ad inglobare DS e Margherita, quest'ultima formatasi in precedenza proprio dall'unione di più partiti (Democratici, PPI e Rinnovamento Italiano). Mentre però la nascita della Margherita fu un giusto ed opportuno atto di fusione di forze omogenee d'ispirazione moderata e per gran parte cattolica, il neo Partito Democratico unisce due partiti spesso in disaccordo specie sui temi etici. Quella linea trasversale che molte volte ha diviso i due poli, separando a sinistra proprio DS e Margherita, viene ora del tutto ignorata, rendendo difficile comprendere la dottrina del nuovo soggetto politico e facendo ipotizzare motivazioni puramente strategiche e interessi di primato politico. Da un lato è utile, anzi indispensabile, che le innumerevoli forze in campo si uniscano (non se ne può più di vedere spuntare partiti come funghi), dall'altro vorremmo vedere un panorama chiaro: non solo pochi partiti, ma soggetti rappresentativi di precise ideologie e di precisi obbiettivi fra i quali il popolo possa scegliere in base alle proprie convinzioni e i propri ideali. Per tale ragione condivido la scelta degli altri partiti della sinistra che non hanno aderito all'iniziativa; in particolare va lodata la coerenza dei Socialisti di Boselli che con fierezza hanno difeso la loro storica identità, creando coerentemente legami solo con chi condivide le stesse idee. Ad ogni modo, in tutta Italia si sta in questo momento votando per le primarie e si continuerà a farlo sino alle h. 20,00 di oggi. Cinque i candidati alla segreteria del partito: Walter Veltroni, Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi, Piergiorgio Gawronski. L'affluenza alle h. 17,00 risultava molto alta. Per quel riguarda, invece, le proiezioni sui risultati, mi sembra esagerato scomodare la Doxa o altri istituti di statistica, bastano le mie: la 'NTOXA . Considerando che Adinolfi e Gawronski, pur con tutte le loro buone intenzioni, restano degli outsider, assodato che la maggior parte degli elettori seguirà l'orientamento del proprio attuale partito e tenuto conto che i moderati dovrebbero dividersi fra Letta e Bindi, il calcolatore fa sortire con netto distacco il nome Walter Veltroni.
Ora sorgerà un nuovo partito dall'aria americana ma, riprendendo il discorso di prima, ritengo che nel nostro panorama politico non si avrà pace finchè i partiti non torneranno a formarsi sulla base di idee comuni e non sulla base della comune ostilità a l'una piuttosto che all'altra personalità politica!

venerdì 12 ottobre 2007

La scuola che vorrei

Centomila studenti sono oggi scesi in piazza per manifestare contro le nuove leggi sulla scuola ed in particolare contro le facoltà a numero chiuso ed il ritorno agli esami di riparazione; una volta tanto lo sciopero non ha solo come fine una giornata di vacanza ma la difesa di idee che stanno realmente a cuore a tanti studenti. Per quanto riguarda il numero chiuso, sono il primo ad associarmi agli studenti: non mi sembra giusto che vengano condizionate sempre più le scelte e il futuro di tanti giovani, che vengano soffocate le loro aspirazioni e i loro legittimi interessi. Sul secondo punto sono invece in totale disaccordo: capisco che agli studenti dispiaccia essere rimandati, ma quando la regola fu cambiata fui il primo a dissentire. Ricordo, ai tempi del liceo, che gli esami di riparazione erano il mezzo più efficace per far colmare agli studenti le loro lacune; infatti, i compagni di classe che venivano rimandati, nei primi mesi dell'anno seguente erano fra i più preparati nelle materie in questione. Purtroppo è sempre così: prima si eliminano le cose migliori, poi si torna al punto di prima; ci vuole davvero tanto a capire ciò va bene e ciò che invece va cambiato? La scuola è uno di quei settori in cui i vari ministri che si sono succeduti hanno cercato di cambiare tanto ma son rimasti sempre allo stesso punto: infruttuosi tentativi di adeguare la preparazione scolastica al mondo del lavoro, inutili cambiamenti di materie e di programmi, sciocchi cambiamenti nei sistemi di valutazione (a che serve una lettera al posto di un numero?) o nella denominazione delle scuole e delle discipline. Intanto le scuole continuano a non fornire la preparazione che si prefiggono, in particolar modo gli istituti professionali e industriali tutto assicurano tranne che una preparazione professionale: ne sa molto di più chi ha imparato la professione privatamente che coloro che hanno frequentato la scuola, non siamo forse all'assurdo? La scuola funziona male ma nessuno rivolge l'attenzione ai suoi principali difetti. Il rapporto fra insegnanti e studenti continua ad oscillare fra l' ineducazione e il terrore. Studenti e genitori accusano spesso ingiustamente gli insegnanti, essi, a loro volta, non sentono la minima responsabilità per una classe impreparata: sembra che istruire sia compito specifico degli insegnanti privati. La valutazione poi, più che dall'effettiva preparazione dipende sempre più dalla fortuna o la sfortuna di essere stati interrogati un certo giorno o su certi argomenti piuttosto che su altri. La mia scuola ha come modello le elementari, soprattutto quelle di una volta dove l'insegnante, essendo unico, conosceva vita e miracoli di ciascuno dei sui allievi. Alle elementari (almeno quelle che ricordo io), s'instaurava una convivenza fra alunni e insegnante, quest'ultimo correggeva i compiti in classe e quelli fatti a casa, girava fra i banchi, chiamava alla lavagna quando lo riteneva opportuno, interrogava senza alcun preavviso, come poteva non conoscere l'effettivo valore dell'alunno? Andando avanti negli studi (e questo ccadeva anche ai miei tempi) la scuola si trasforma sempre più in un gioco a quiz, in una rigida media aritmetica fra poche interrogazioni e pochi compiti in classe (magari copiati). Perchè mai un'esercitazione dovrebbe contare meno di un compito in classe? Perchè un invito informale alla lavagna o un intervento dal posto dovrebbe contare meno di un interrogazione ufficiale? Perchè compiti e interrogazioni devono avere preavviso? Per quale motivo il docente, al di là dei voti segnati sul registro, non può tener conto di tutto ciò che sa dell'alunno? Altro modello che mi sento di suggerire per la scuola è quello degli apprendisti che imparano il mestiere, quelli sì che vengono guidati e istruiti dal maestro, di loro si sa davvero quanto rendono e quanto hanno imparato. Vorrei una scuola con chiari obbiettivi, dove si studia ciò che serve e lo si impara davvero, dove ogni docente sente la responsabilità della propria scolaresca, dove domina un atmosfera di distensione e un rapporto amichevole fra insegnanti e alunni, dove la valutazione rispecchia il vero profitto di ciascuno. Si sono fatte tante leggi ma qualcuno a mai pensato a queste cose? Vorrei infine che il mio ragionamento fosse esteso al mondo del lavoro e ad ogni aspetto della vita sociale, vorrei che venisse abbattuta la burocrazia la cui giusta definizione è quella che ascoltai una volta alla ruota della fortuna: "La burocrazia è l'arte di rendere impossibile ciò che è possibile!". Vorrei che scomparisse la rigida assegnazioni dei posti in base a schematiche procedure, al superamento di concorsi (peraltro truccati) basati sulla conoscenza di nozioni inutili al lavoro in questione. In una sola parola vorrei che nella scuola, nell'università, nel lavoro e in ogni campo si mirasse a far emergere ciò che ognuno sa e può dare alla società, nel suo interesse e per il bene della collettività. I giochi a quiz lasciamoli a Mike Bongiorno!

sabato 6 ottobre 2007

Nostalgia della cara vecchia schedina

Il gioco del Totocalcio, dopo il continuo crescendo degli anni 70 e 80 e dopo il picco massimo raggiunto negli anni 90, quando assieme al neo nato Totogol fece registrare montepremi di circa 35.000.000.000 di vecchie lire, da diversi anni è in piena crisi; a nulla son servite le riunioni degli addetti ai lavori e il tentativo di lanciare nuovi giochi come Totosei e Totobingol o di rinnovare quegli già esistenti (vedi trasformazione del Totogol e innovazione del Totocalcio con l'aggiunta del 14° incontro). Le cause della crisi sono sotto gli occhi di tutti: anticipi e posticipi di campionato, partite serali, sfasamento fra il campionato di A e di B, introduzione di nuovi giochi, additittura dificoltà di trovare schedine con il palinsesto. Sono ben lontani i tempi dei pomeriggi trascorsi davanti alla radio ascoltando, con la schedina alla mano, "Tutto il calcio minuto per minuto". Non tutti conoscono però la principale origine di questa crisi; io che seguo il Totocalcio sin da bambino, credo di saperlo bene! Ricordo che, negli anni '60, quando io bambino chiedevo al mio papà di giocare la schedina da me compilata, il costo era di 50 £. a colonna. Con il trascorrere degli anni e con la grave svaluta degli anni '70, il prezzo è andato gradatamente aumentando, aumenti ben cadenzati, che i giocatori riuscivano ad assimilare molto bene. E' andata avanti così, fino agli inizi degli anni '90 (sarà stato il 92...93, non ricordo bene), quando il CONI, che allora gestiva il gioco, incoraggiato dai continui record del montepremi, ebbe l'idea di applicare diversi e cospicui aumenti nel giro dello stesso anno, credendo forse di far salire i suoi incassi alle stelle. Fu proprio in occasione dell'ultimo degli aumenti, che i giocatori, non potendone più, ridussero drasticamente le proprie giocate, tant'è vero che per la prima volta, nonostante l'aumento, il montepremi restò invariato. Gli addetti ai lavori cercarono di minimizzare dicendo che si trattava del solito calo di giocate di fine campionato. In realtà non poteva essere così: perchè mai una riduzione di giocate così improvvisa? Infatti era il primo atto di disaffezione dei giocatori, lo dimostra il fatto che, da allora in poi le giocate sono progressivamente calate sino alla piena crisi; fu il nascere del SuperEnalotto a dare il colpo di grazia. Per capire quanto possa essere stato gravoso ed inadeguato il costo delle giocate, basti pensare che, il costo di una quindicina di anni fa era esattamente quello di oggi, poichè dopo quell'infelice esperienza nessuno ha avuto il coraggio d'introdurre nuovi aumenti, anzi, con il passaggio all'Euro il costo è leggermente diminuito: da 1.000 £ a 0,50 € a colonna . Collegabile a tale crisi è probabilmente anche il calo d'interesse per i sistemi. Ricordo che neglianni 80, camminando per strada s'inciampava in opuscoli che publicizzavano i sistemi, lo stesso avveniva sui giornali e, fino agli inizi degli anni 90, nelle TV private, ovviamente con metodi di convincimento non sempre onesti. Ritengo però, che la diminuita conoscenza delle tecniche sistemistiche fra la gente comune, abbia anche altre cause, prima fra tutte l'ampia diffusione dei PC che ha portato a sostituire i manuali di sistemistica con software specifici, il cui utilizzo è per lo più esercitato dai titolari delle ricevitorie. Va tuttavia precisato che in questo campo i computer sono facilmente battibili non essendo ancora stato trovato un algoritmo valido per tutti i tipi di sistemi. Nel blog trovate il link relativo al miglior sito del settore, anch'esso per la verità è un po' in crisi, visto che gli aggiornamenti sono divenuti molto rari e sto avendo difficoltà a contattarlo per invirgli alcuni miei nuovi primati. Per chi comunque volesse sapere qualcosa in più dell'argomento, mi propongo prossimamente di fornire alcune semplici lezioni di sistemistica, magari riusciamo a rilanciare il Totocalcio!
A proposito di siti in crisi, per sopravvenuti problemi, Redbaron (per me PaperBat) ha fatto sapere che in questo periodo farà poche publicazioni al mese e ha invitato i suoi lettori a consultare anche il mio blog. Lo ringrazio di ciò e mi riprometto, nell'ambito delle mie possibilità, di sopperire a qualche sua lacuna. A presto!