Che ora è...nel mondo?

venerdì 27 marzo 2020

Covid 19: proviamo ad essere ottimisti!

E' una grave emergenza, non ci sono dubbi, ed è sicuramente la prima volta che ci troviamo a vivere una situazione del genere; i più anziani hanno vissuto l'esperienza della guerra, forse più brutta, è vero, ma di genere diverso. Per fortuna la tecnologia ci viene incontro e ci permette di essere meno soli; ogni tanto si prova a sdrammatizzare con qualche barzelletta, ed è con questo spirito che v'invito a leggere le mie previsioni, dalle quali il mio blog non si può esimere, viste le intenzioni con le quali è sorto. Proviamo allora a rincuorarci con le previsioni ottimistiche di Paperinik!

Una settimana fa nel famoso social network "Twitter" un certo Pico de Gallipolis (che dato il nome sembrerebbe imparentato con me) postava il seguente messaggio: "Covid 19: prepariamoci al picco. Tra fine aprile e inizio maggio sarà tutto passato, a giugno dimenticato, ma la crisi resterà a lungo!".

Se ci fidiamo di lui, il picco dovrebbe essere arrivato o essere prossimo. Le varie curve basate sui modelli matematici, paiono confermare questa previsione, infatti, nell'ormai prossimo mese di aprile son quasi tutte in discesa (eccetto ovviamente la curva del totale dei casi e quella dei guariti).



Questo significa che i nuovi casi ci saranno ancora (forse parecchi), ma il numero giornaliero dovrebbe ormai incominciare a ridursi, in pratica il numero di malati in un determinato istante (e di conseguenza i ricoverati) potrebbe crescere ancora, ma in modo sempre più lento, finché i guariti supereranno i nuovi contagiati, è allora anche la curva dei positivi incomincerà a decrescere. 
Secondo me, dopo questa quaresima di passione, la Santa Pasqua riporterà la luce, sarà allora che ci accorgeremo che il peggio è passato. A questo punto, ancora un po' di pazienza e fra la fine di aprile e l'inizio di maggio, complice anche l'arrivo della bella stagione, vedremo il virus sciogliersi come neve al sole e scomparire del tutto (almeno in Italia). La sola nota negativa per noi meridionali, è che il sud ne uscirà per ultimo essendo in ritardo, ma in compenso sarà meno colpito, visto che ci siamo giovati delle misure di sicurezza derivanti dall'emergenza esplosa al nord.
Ma potrà essere dimenticato tutto così in fretta? Certo perché la gente fa presto a dimenticare! Anche i tanti divieti potranno cadere più in fretta di quanto oggi si pensa e si dice, oggi guardiamo i fatti con gli occhi della tristezza e della paura, ma quando le cose incominceranno a migliorare, sarà tutto un altro discorso. Questo è ciò che insegna l'esperienza! Domenica 3 maggio e lunedì 4 maggio potrebbero essere date importanti per il ripristino di tante attività compreso lo sport; non escludo neppure il rientro a scuola. Infine durante l'estate potremo regolarmente andare in spiaggia, anche se l'industria del turismo subirà un duro, inevitabile colpo.
Infine analizziamo l'ultima frase di Pico "la crisi resterà a lungo". Non bisogna  essere né geni né profeti per comprendere il danno che tutto ciò comporterà in tanti settori dello stato, ad incominciare da quello economico, per cui se ne parlerà molto a lungo. Quando sarà ritornata la calma gli scontri politici e le accuse reciproche saranno forti: si dirà di tutto e l'opposto di tutto!

Un' ultima previsione: quando il virus sembrerà ormai distrutto, come in ogni film di fantascienza che si rispetti, ci sarà un momento in cui improvvisamente sembrerà riprendersi e tornerà a seminare un po' d'allarme, sarà l'ultimo brivido, poi tutto si risolverà alla svelta!

Concludo esprimendo la mia vicinanza alle tante famiglie colpite e mi auguro che le cose vadano ancora meglio, delle mie, pur ottimistiche previsioni, ancora meglio delle previsioni più rosee.
A risentirci!

lunedì 26 agosto 2019

Temporali frontali e temporali di calore: impariamo a distinguerli!




Quanti tipi di temporale esistono? Ne esistono diversi, ma fondamentalmente due: temporali frontali e temporali di calore. I temporali frontali sono quelli collegati alle perturbazioni e, come tutte le perturbazioni, sono prevedibili con largo anticipo; possono colpire in tutte le stagioni. I temporali di calore sono dovuti all'instabilità provocata dall'eccessivo riscaldamento del suolo; la loro previsione può essere difficile, soprattutto per quel che riguarda la localizzazione esatta dei fenomeni; colpiscono quasi esclusivamente d'estate o al massimo nella mezza stagione. Se le previsioni sono una cosa da esperti, la distinzione fra temporali frontali e temporali di calore può essere fatta da tutti.
I temporali frontali sono preceduti da una sensibile diminuzione barometrica e si manifestano in condizioni di tempo perturbato: vento, cielo nuvoloso, mare mosso, a volte precipitazioni già in atto, sebbene non ancora temporalesche. Possono abbattersi in qualunque ora del giorno e avere breve o lunga durata; dopo il temporale si ha un marcato abbassamento della temperatura, possono aversi vento intenso e repliche, nel corso della stessa giornata e nei giorni successivi.



Nel caso dei temporali di calore non avviene niente di tutto questo. Il barometro si mantiene alto (al massimo si verifica un abbassamento lieve nell'immediatezza del fenomeno), il contesto è quello di un mattino caldo e soleggiato, ad una certa ora compaiono le prime nubi (cumuli) che, più o meno rapidamente, si ingigantiscono trasformandosi in nubi temporalesche (cumulonembi). Il temporale può anche essere forte ma raramente supera la durata di mezz'ora. Dopo il temporale il tempo torna caldo, calmo e sereno come se nulla fosse accaduto e tale rimane sino a notte.




A un esame più attento possiamo notare alcune altre differenze: i temporali frontali giungono generalmente da sud o da ovest, quelli di calore arrivano tipicamente da nord-est, i temporali frontali, essendo collegati alle perturbazioni, sono per lo più preceduti da venti orientali o meridionali (il classico scirocco), nei temporali di calore il vento riveste scarsa importanza.

Mi auguro di essere stato chiaro...alla prossima!

giovedì 18 luglio 2019

Di che segno sei? L'astrologia non ti dice tutto!

L'oroscopo è sempre di moda: la gente vuol sapere in anticipo cosa accadrà e forse preferisce credere che il destino sia governato dagli astri, perché, se così è, non potrà sempre andar male; per di più basta lo spostamento di un astro per rendere possibile ciò che razionalmente non lo sarebbe. Ma non tutti sanno che, le teorie astrologiche, oltre a non aver fondamento scientifico, sono anche in contrasto con l'astronomia per quanto concerne l'assegnazione del segno di appartenenza. Vediamo di capire cos'è lo zodiaco.
A causa del movimento di rivoluzione della terra, quest'ultima cambia, nel corso dell'anno, la sua posizione rispetto al sole. Poiché le stelle non partecipano a tale movimento e possono essere considerate fisse su una sfera apparente che avvolge terra e sole, di giorno in giorno, dalla terra, vedremo il sole proiettato su uno sfondo diverso, e passare da una costellazione all'altra. Immaginiamo di girare intorno ad un palo. Se girando continuiamo a guardare il palo, dietro di esso vedremo uno sfondo via via diverso; alla fine del giro completo avremo visto il palo proiettato lungo tutto lo scenario che ci avvolge. Allo stesso modo, nel corso dell'anno, vediamo il sole attraversare tante costellazioni diverse, per poi ritrovarsi al punto di partenza.



Le costellazioni che il sole apparentemente attraversa nel corso dell'anno sono dette costellazioni dello zodiaco. Ovviamente sono solo una piccola parte delle costellazioni esistenti, poiché tutte le altre si trovano al di sopra o al di sotto della fascia attraversata dal sole, detta appunto zodiaco (v. figura).  Gli astrologi attribuiscono come segno zodiacale di appartenenza la costellazione in cui si trovava il sole al momento della nascita, ma esistono delle difformità tra lo zodiaco reale (astronomico) e quello considerato dagli astrologi. 
Gli astrologi ci hanno sempre fatto credere che le costellazioni dello zodiaco sono 12 e che ciascuna di esse viene attraversata dal sole in un mese di tempo. In realtà, sin dai tempi dei babilonesi, essi sapevano bene che le costellazioni zodiacali erano 13, ma hanno preferito ometterne una per avere la possibilità di dividere l'anno in 12 parti, tante quanti sono i mesi. La costellazione omessa è quella dell'Ofiuco o Serpentario (v. figura), un uomo con in mano un serpente ed è abbastanza estesa. E' situata tra Scorpione e Sagittario.




Un'altra difformità tra astrologia e astronomia consiste nel fatto che, ciascuna costellazione ha un'estensione differente ed il sole impiega quindi un tempo diverso per poterla attraversare, mentre gli astrologi considerano questo tempo sempre uguale a circa un mese.

Ma esiste un'incongruenza più grossa delle precedenti: le date assegnate a ciascun segno si riferiscono alla situazione astronomica dei tempi in cui è sorta l'astrologia. A causa però del movimento detto di "precessione degli equinozi", di anno in anno, in una determinata data, la terra si trova in una posizione, lungo la sua orbita, leggermente arretrata rispetto all'anno precedente. Di conseguenza il sole, in quella data, apparirà via via spostato verso la costellazione precedente. In tanti secoli di storia, il divario accumulato è tale che, in una stessa data, il sole si trova esattamente nella costellazione precedente a quella assegnata dagli astrologi. Se ad es. prima si trovava in Toro, adesso si trova in Ariete. Gli astrologi hanno però continuato a considerare valide le date utilizzate in passato. Quindi se una persona è del segno del Toro, significa che, al momento della sua nascita, il sole era in Ariete, se è del segno dei Gemelli, è nato quando il sole era nel Toro, e così via.
Nella tabella in basso potete vedere dove in realtà si trova attualmente il sole in ciascun periodo dell'anno e confrontare le date esatte (astronomiche), con quelle astrologiche. Potrete così scoprire qual è il vostro vero segno zodiacale.



 Che ci crediate o no...Buona fortuna!


martedì 25 giugno 2019

Anticiclone nord africano: l'anticiclone che mette fuori gioco il barometro!

L'anticiclone nordafricano è il campo anticiclonico normalmente presente nella zona subtropicale, dove determina una perenne stabilità di tempo che è responsabile della formazione di aree desertiche, come il deserto del Sahara. Di tanto in tanto, si affaccia sulle nostre regioni, arrecando anche qui tempo calmo e sereno. Ciò avviene soprattutto d'estate e in tal caso, oltre a condizioni di bel tempo, vengono raggiunte temperature altissime, che divengono particolarmente insopportabili se il tasso di umidità è alto. E' quanto sta avvenendo in questo mese di giugno, in cui l'anticiclone nordafricano ha posto pianta stabile nel nostro paese.




In realtà, se guardiamo la situazione della pressione al suolo, ci accorgiamo che in Italia i valori non sono particolarmente elevati (i valori alti sono quelli in rosso e arancione), a est della Sardegna vi è addirittura la "L", che significa bassa pressione. A cosa è dovuto allora il tempo stabile?
L'anticiclone del nord Africa è costituito da aria molto calda e quindi leggera, questo spiega perché al suolo la pressione è bassa o comunque non molto alta; man mano che si sale in alto, però, la temperatura diminuisce e, sopra l'aria calda, diminuisce più rapidamente rispetto alle zone vicine, più fresche. Si arriva ad una quota alla quale l'aria è più fredda e quindi più pesante rispetto alle zone circostanti, a tale quota abbiamo un campo di alta pressione. L'azione dell'anticiclone del nord Africa si manifesta quindi a quote alte, e siccome è soprattutto la circolazione ad alta quota a regolare il tempo, esso si mantiene stabile e le perturbazioni atlantiche vengono tenute alla larga. 
Il barometro domestico, essendo installato al suolo, non si accorge di nulla e oscilla in modo quasi del tutto indipendente dai fenomeni meteorologici. Come fare dunque in questi casi per prevedere il tempo da sé? Semplice: basta prevedere sempre tempo bello e caldo e per un lungo periodo si azzeccherà. Provare per credere!

domenica 16 dicembre 2018

Sorteggio giusto con monete truccate

Ritornano i quiz, in questo sito che sto cercando di riportare in auge.

Il quiz che vi propongo oggi può avere anche dei risvolti pratici: come fare per assicurarsi che il sorteggio mediante la moneta avvenga in modo corretto, anche quando non si è certi che la moneta usata sia normale.

Supponiamo di dover usare il lancio di una moneta per scegliere fra due contendenti (scelta di campo, scelta del vincitore, assegnazione di un incarico, elargizione di un premio, ecc.), ma di avere il dubbio che la moneta sia stata falsificata. Come fare per essere certi che il sorteggio avvenga comunque in modo equo? 

Attendo le risposte, da postarsi sotto forma di commento. Buona riflessione e buon divertimento!!!

mercoledì 5 dicembre 2018

I bambini vogliono regole: verità o luogo comune?


Ho ascoltato questa frase per la prima volta da bambino dal parroco della mia parrocchia, durante un'omelia. Quest'affermazione mi lasciò un po' perplesso, mi chiedevo infatti: "perché mai noi bambini dovremmo preferire le regole, non sarebbe meglio essere liberi?". Dopo di allora ho ascoltato questa frase tante e tante altre volte ed è l'opinione diffusa fra gli educatori. Ma è davvero così? 

Sulla base della mia esperienza come insegnante di scuola media non ho dubbi: l'affermazione è riduttiva e fuorviante!

Facciamo l'identikit di chi ama le regole. Chi ama le regole è una persona precisa, s'informa sulle regole vigenti per poterle prontamente applicare, in assenza di esse si comporta nel modo che stima più logico e giusto; io ad esempio sono uno di questi! I bambini sono esattamente l'opposto: se gli si dà una regola pensano subito a come trasgredirla, se viceversa non c'è, non fanno nulla per colmare la sua mancanza e agiscono come più gli conviene.

Si potrebbe allora aggiungere: "non solo vogliono regole ma vogliono qualcuno che ne pretenda l'applicazione". Non basta ancora: anche se si dettano le regole e se ne pretende eccome il rispetto, essi fanno di tutto per riuscire ad evaderle.

Affinché l'affermazione sia vera, va secondo me così corretta: "i bambini, non solo vogliono regole, non solo vogliono qualcuno che ne pretenda l'applicazione, ma vogliono uno che li induca a rispettarle, mentre loro fanno di tutto per opporvisi.






Sono come Ulisse che si fece legare all'albero maestro per non cedere al richiamo delle sirene. Udendo la voce delle sirene, urlò e fece cenno ai suoi compagni di slegarlo, due di loro si alzarono e aggiunsero un altro nodo. I bambini vogliono proprio questo!

giovedì 1 novembre 2018

Tutti i Santi...





Oggi 1 novembre la chiesa cattolica vuol festeggiare tutti i Santi del paradiso, non solo quelli dichiarati tali ufficialmente, ma anche e soprattutto quelli che non sono mai stati canonizzati ma che lo sono al cospetto di Dio.
Ricordiamo anche che, il primo novembre di 68 anni fa, papa Pio XII proclamò il dogma di Maria assunta in cielo. La scelta di questa data pare sia stato un modo per rimarcare che la Madonna rimane pur sempre una santa, in risposta a coloro i quali pensavano invece che, con il dogma dell'assunzione, la Santa Vergine sarebbe divenuta una dea.



Buon onomastico a tuttti!!!

venerdì 27 luglio 2018

L'eclissi lunare più lunga del secolo




L'eclissi di luna a cui ci apprestiamo ad assistere è la più lunga degli ultimi cento anni, la sua durata totale (1 h e 43 min) sarà di poco inferiore al massimo teorico (1 h e 45 min), da qui l'esclusività del fenomeno. L'eclissi di luna in sé non è invece così rara, è infatti molto più frequente delle eclissi solari e un po' a tutti sarà capitato di assistervi. Vediamo allora di capire meglio il fenomeno.
La fase di luna piena si verifica ogni qualvolta la luna, nel suo giro di rivoluzione intorno alla terra, viene a trovarsi di fronte al sole, in tal caso infatti il sole illumina interamente la faccia della luna rivolta verso di noi; in ogni giro di rivoluzione (mese lunare) abbiamo una luna piena. In fase di luna piena abbiamo quindi la terra al centro, tra il sole e la luna. Normalmente però l'allineamento tra i tre astri non è perfetto. In pratica, se immaginiamo una retta che congiunge il centro della luna con il centro del sole, la terra si trova sì fra sole e luna, ma un po' al di sopra o un po' al di sotto della retta stessa. Ogni tanto accade che la terra viene a trovarsi giusto sulla retta, in tal caso l'allineamento è perfetto, per cui la terra impedisce ai raggi solari di raggiungere la luna e si avrà allora l'eclissi lunare.

Quando il cono d'ombra proiettato dalla terra copre interamente la luna, l'eclissi è totale, se invece la luna è coperta parzialmente l'eclissi è parziale. Quando l'eclissi è totale si possono presentare due situazioni differenti. In certi casi nessun raggio solare raggiunge la luna, per cui la luna apparirà come disco nero, quasi invisibile.


In altri casi i raggi solari rifratti dall'atmosfera terrestre (quelli cioè che cambiano direzione entrando nella nostra atmosfera) riescono a raggiungere la luna, essa appare in tal caso di una colorazione rossastra.

Quella di oggi sarà un'eclissi totale del secondo tipo ossia con luna rossa.

La luna sorgerà a est alle 19,59 ora italiana, già in piccola parte oscurata e la vedremo progressivamente coprirsi, la copertura totale con luna rossa avverrà tra le h. 21,30 e le h. 23,13; il culmine sarà alle h. 22,22. Dopo le h. 23,13 la luna andrà progressivamente scoprendosi, per tornare interamente visibile alle h. 1,30 di domani 28 luglio. Scendendo in dettaglio vedremo la luna progressivamente coprirsi da est verso ovest (da sinistra a destra), sarà quindi tutta coperta (rossa), infine andrà progressivamente scoprendosi da est a ovest (da sinistra a destra).


Lo spettacolo di questa sera sarà reso più interessante dal fatto che, in queste sere sono visibili ben quattro pianeti. Appena tramonta il sole è già ben visibile a ovest il pianeta Venere, che diviene sfolgorante man mano che cala il buio. A questo punto guardando verso sud si può contemporaneamente ammirare Giove, anch'esso inconfondibile per la sua grande luminosità (maggiore di qualunque stella). Guardando più ad est (o continuando a guardare a sud ma un po' più tardi) si può vedere Saturno, esso è l'unico che può creare qualche difficoltà d'individuazione, perché essendo meno luminoso può essere scambiato per una stella. Infine ad est appare Marte, stasera in congiunzione con la Luna, sarà quindi facilmente riconoscibile, sia perché sarà appunto vicino alla Luna, sia per la sua inconfondibile colorazione fra il rosso e l'arancione. In questo periodo poi è particolarmente luminoso e potrà essere ammirato insieme all'eclissi.

Non mi resta che augurarvi una lieta e proficua serata!  

giovedì 26 aprile 2018

Divertiamoci con gli svedesi!

Pubblico il mio ultimo video riguardante i rompicapo con i fiammiferi. Vi ricordo che tutti i miei giochi con i fiammiferi sono sempre pubblicati su Instagram, mentre su Youtube potete trovare sia questi che tutti gli altri miei video. 
Ricordatevi di stoppare il video, dopo che è stato posto il quesito, provate a rispondere e poi riprendete per guardare la soluzione.

Buon divertimento!




giovedì 5 aprile 2018

Mago Antonix e il libro incantato

Pubblico un divertente video del Mago Antonix, che poi sarei io...Quello è il nome che assumo quando m'improvviso prestigiatore.

Spero che vi piaccia!






lunedì 2 aprile 2018

domenica 1 aprile 2018

Buona Pasqua...

a tutto il mondo!!!


sabato 31 marzo 2018

Quante furono le tre Marie?



Mi son posto questa domanda prendendo spunto dalla lectio divina, ascoltata alcune sere fa nella mia parrocchia, il Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli. Alla fine da una delle partecipanti chiedeva delucidazioni sulla frase del vangelo di Giovanni: "Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. I due sacerdoti presenti si sono astenuti dal dare risposte certe in una questione da sempre dibattuta dagli esegeti. Secondo questa traduzione della bibbia le donne presenti sarebbero quattro, fra cui la sorella della Santa vergine, che quindi non sarebbe l'unica figlia di Anna e Gioacchino. Secondo alcuni però, tenendo conto che, con lo stesso termine venivano anticamente indicati vari gradi di parentela, è più probabile che si trattasse di una cugina della Madonna. Secondo altre interpretazioni, "la sorella di sua madre" e Maria di Cleofa sarebbero la stessa persona, la traduzione esatta sarebbe cioè senza la virgola tra madre e Maria di Cleofa e le donne sotto la croce sarebbero quindi tre e non quattro. Maria di Cleofa a sua volta sarebbe la moglie di Cleofa (o Cleopa) fratello di San Giuseppe, quindi, in questo caso, con il termine sorella si indicherebbe la cognata della Madonna. Pare inoltre accertato che Maria di Cleofa fosse la madre di Giacomo il minore e Ioses, indicati in altri passi dei Vangeli, come fratelli di Gesù. Stando così le cose i presunti fratelli di Gesù, oggetto di dibattito fra le diverse confessioni cristiane, sarebbero in realtà cugini di Gesù. A complicare le cose c'è la discordanza fra gli evangelisti nell'indicare il nome delle donne presenti. Marco cita solo tre donne:  Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, mentre non menziona la Santa Vergine. Matteo scrive che vi erano molte donne e tra di esse: Maria di Magdala, Maria madre di Giacome e Giuseppe (che marco chiama Ioses) e la madre dei figli di Zebedeo (che si suppone essere Salome). Anche Luca cita solo tre donne, ma ma insieme a Maria di Magdala e a Maria madre di Giacomo spunta una certa Giovanna, mentre non viene menzionata Salome. Alcuni esegeti, mettendo a confronto i quattro racconti, ne deducono che, la sorella della Madre di Gesù non è Maria di Cleofa, ma è effettivamente una quarta donna, cioè Salome. In tal caso Salome (o Salomè), divenuta poi santa, altri non sarebbe che la sorella della Madonna. 


Quant'erano dunque le donne sotto la croce di Gesù e soprattutto chi erano? E le Marie erano davvero tre? 

Secondo me le discordanze derivano dal fato che le donne erano tante e ciascun evangelista a posto l'accento su tre o quattro di esse. Benché la Madonna sia citata solo da Giovanni mi sembra impossibile che non ci fosse, sia perché era la madre del Signore, sia perché l'evangelista Giovanni ricevette proprio in quella circostanza l'invito di Gesù a farsene carico. L'unico vero dubbio quindi è se colei che Giovanni indica come sorella della Madonna sia Maria di Cleofa, Salome o un'altra donna ancora. E' molto difficile stabilirlo.

Voi cosa ne pensate?

venerdì 2 marzo 2018

Gelicidio: perché avviene?









L'Italia del nord è alle prese con il gelicidio, cioè con la pioggia che, toccando il suolo si congela. Si tratta di un fenomeno considerato raro, ma è il secondo anno consecutivo che si verifica; lo scorso anno mi trovavo, per lavoro,  a Solaro (MI) e una sera stavo per scivolare proprio a causa di questo fenomeno.

Il gelicidio avviene quando vi è una massa d'aria gelida ad alta quota e un'altra massa d'aria gelida al suolo, ma fra le due masse d'aria gelida s'interpone uno straterello intermedio a temperatura sopra zero. Ad alta quota si forma la neve, ma quando questa attraversa lo strato più caldo si scioglie e diventa pioggia. Avvicinandosi al suolo, essa incontra nuovamente una temperatura sotto zero e si hanno due possibità: se le gocce d'acqua hanno ancora all'interno un nucleo ghiacciato tornano a congelarsi e cadono sotto forma di granuli di ghiaccio, se invece sono fuse del tutto, non fanno in tempo a ricongelarsi e cadono sotto forma di pioggia. Questo tipo di pioggia è molto instabile e appena giunge a contatto di oggetti freddi, come tegole, panchine e asfalto, si trasforma in ghiaccioli o lastre di ghiaccio. Questo fenomeno è detto appunto gelicidio.

lunedì 12 febbraio 2018

Perché diciamo coriandoli?


Come molti sapranno, il coriandolo è una spezia che si ricava da una pianta delle ombrellifere ed ha un gusto che ricorda il limone, ma più dolce. Perché allora i pezzettini di carta che si lanciano in questi giorni di Carnevale son chiamati coriandoli?

Alcuni secoli fa, a Carnevale si lanciavano confetti; da un certo momento in poi è diventata consuetudine usare i confetti all'aroma di coriandolo, che per tale ragione, venivano appunto chiamati coriandoli.
Successivamente i veri confetti vennero sostituiti da palline colorate a cui si continuò a dare il nome di coriandoli.
Infine le palline colorate sono state sostituite da frammenti di carta di varia forma (quelli che usiamo tutt'oggi), mantenendo sempre il nome di coriandoli.



Buon Carnevale!!!