Che ora è...nel mondo?

martedì 27 febbraio 2007

Al via Sanremo: chi vincerà?

Dopo tanto parlare, tante interviste e tanta pubblicità, questa sera potremo constatare di persona se il Superpippo nazionale (da non confondersi con quello del calcio) ha davvero organizzato il gran festival che si dice e che tutti ci auguriamo. Io lo seguirò comunque, se non altro per motivi nostalgici, perchè mi ricorda l'nfanzia quando, negli anni 60, tutti in famiglia lo attendevamo con ansia e anche perchè ho seguito gran parte della sua storia e mi ricorda i vari momenti della mia vita.
Come al solito scatta il totofestival: previsioni al buio, tendenti a captare la presenza di eventuali intrallazzi, non molto diverse, del resto, da quelle che non di rado siamo purtroppo costretti a fare nel giocare la nostra schedina. Le vittorie annunciate non sono affatto un fenomeno dei tempi moderni, semmai è l'opposto: i festival di oggi sono molto più incerti di quelli degli anni 60 e 70, quando i giornalisti pubblicavano in anteprima il nome del vincitore; ricordo ad esempio le vittorie annunciate di Nicola di Bari nei primi anni 70. Altra vittoria più che annunciata fu quella di Riccardo Fogli, nell'82; in quell'occasione Giucas Casella consegnò una busta con la previsione dicendo di giocarsi la carriera, ma in relatà il nome del vincitore non era conosciuto solo da lui ma da anche tanti giornalisti che avevano già fatto apparire il cantante sulle copertine dei loro giornali. Dopo di allora l'icertezza è stata maggiore, ma non è mancata qualche altra vittoria annunciata, come quella di Barbarossa nel 1992, menre nel 2000 vincono , a sorpresa, gli Avion Travel, grazie al voto della giuria demoscopica che capovolge la classifica della giuria popolare (fatto statisticamente poco probabile). E quest'anno chi vincerà? Per ora puntiamo su Al Bano, poi si vedrà!

giovedì 22 febbraio 2007

Crisi di governo: come si risolverà?

Va innanzitutto lodata l'onestà e la coerenza di Prodi (peraltro dimostrata anche in altre circostanze) nell'assumersi le proprie responsabilità. Lo stesso fece pure D'Alema nel 2000 quando, dopo essere sceso in campo nelle regionali e aver perso, decise di dimettersi. Detto questo, va notato che, la siuazione al senato è ben più grave di quanto dicano i numeri, se infatti tutti i senatori della maggioranza avessero votato secondo le proprie convinzioni, la sconfitta avrebbe assunto proporzioni ben più eclatanti. In questa legislatura ci siamo ormai talmente abituati al fatto che, uno debba pensare una cosa e votarne un'altra, da dare addosso a quei senatori che hanno votato coerentemente alle proprie idee (giuste o sbagliate le si ritengano). La verità è che la maggioranza di governo costituisce un raggruppamento di forze eterogenee: in campo economico si va dal comunismo di Bertinotti e Diliberto al liberismo dei radicali, passando per le posizioni intermedie degli ulivisti; viceversa, sulle questioni etiche, sinistra, laici e radicali sono in perfetta sintonia ma entrano in contrasto con i centristi d'ispirazione cattolica (Margherita e Udeur); infine, in politica estera, comunisti e verdi sono in disaccordo con tutti gli altri.
Per quel che riguarda la crisi di governo, invece, non ci sono problemi; del resto Prodi si è dimesso per un'ecceso di corretezza, visto che sulla mozione respinta non era stata posta la fiducia. Il presidente Napolitano potrà presto riabilitarlo e inviarlo alle camere, a condizione che il professore lo voglia, altrimenti potrà essere scelto un altro della stessa coalizione, per esempio D'Alema o Rutelli, ma questo è meno probabile. I numeri per governare ci sono: alla camera la maggioranza è forte, al senato manca spesso la maggioranza sulle singole leggi, ma quando si tratta di votare la fiducia al governo, il centrosinistra si ricompatta. Secondo i favorevoli lo fa per risollevare le sorti dell'Italia, secondo i contrari lo fa solo per interessi di poltrona; lo fa sicuramente per comune ostilità a Berlusconi e al centrodestra. Pertanto, dopo la breve sbandata, il governo tornerà ad amministrare con ritrovato ottimismo e ritrovata armonia interna...poi torneranno i contrasti!

mercoledì 21 febbraio 2007

La luna di Pasqua

Oggi, con le sacre Ceneri, incomincia, almeno nel rito romano, il cammino quaresimale che ci condurrà alla Pasqua che, come tutti sappiamo, quest'anno cade l'otto Aprile. Il prossimo anno, come vi ho già anticipato, cadrà il 23 Marzo. Come si esegue il calcolo della Pasqua?
Nel primo concilio di Nicea (325 d.C.) si stabilì che Pasqua si festeggia la Domenica successiva al primo plenilunio di Primavera, cioè la Domenica successiva alla prima luna piena che s'incontra sul calendario dal 21 Marzo in poi. Se il primo plenilunio cade giusto di Domenica, Pasqua non viene festeggiata quello stesso giorno ma la Domenica successiva. Stando così le cose la Pasqua è sempre compresa fra il 22 marzo ed il 25 Aprile. La Pasqua più bassa si verifica quando il primo plenilunio cade giusto il 21 marzo e questo cade a sua volta di Sabato, in tal caso, infatti, Pasqua si festeggerà il giorno seguente e quindi il 22 Marzo. La Pasqua più alta cade invece quando il primo plenilunio cade più tardi possibile, il che a sua volta avviene quando il precedente cade il 20 Marzo. In tal caso infatti, non essendo valida la data del 20 Marzo, dovremo attendere il plenilunio seguente che sarà il 18 Aprile; se quest'ultimo cade a sua volta di Domenica, Pasqua verrà festeggiata la Domenica seguente e quindi il 25 Aprile.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

sabato 17 febbraio 2007

Carnevale e i capricci del tempo

E' ormai una tradizione che, il tempo in occasione del carnevale gallipolino debba creare fino alla fine qualche patema. Per la giornata odierna il tempo è assai clemente (a parte la tramontana) ma già domani un afflusso di aria fredda balcanica in quota farà lentamente rannuvolare il cielo, mentre in conseguenza dell'avvicinarsi di una nuova perturbazione atlantica, il vento dovrebbe tornare a spirare da scirocco. Il peggio verrà quindi nei giorni seguenti; lunedì la perturbazione sarà sulle nostre regioni e c'è da chiedersi se passerà in tempo per consentire il gran finale di martedì, visto che il suo movimento dovrebe essere rallentato dall'anticiclone che si è formato nell'Europa orientale.

giovedì 15 febbraio 2007

Carnevale ieri e oggi

Oggi per tradizione (almeno da noi) si mangia pasta al sugo e polpette. Il Carnevale volge al termine, o meglio, in passato si sarebbe detto così, ma oramai il carnevale in molti luoghi non esiste più, dire "carnevale" vuol dire "sfilata dei carri" e da questo punto di vista si attende ancora il suo arrivo, specie quest'anno con le novità che ci sono. In passato, invece, il carnevale gallipolino incominciava con i falò (le focareddhe) del 17 Gennaio ed imperversava fino alla mezzanotte del Martedì grasso. Le maschere erano particolarmente numerose nei Sabati e nelle Domeniche, mentre erano del tutto assenti nei venerdì. Per ricordare il vero Carnevale e crearne la sua atmosfera, pubblico una mia poesia in rima.
Carnevale
E’ arrivato Carnevale: vecchi, giovani e ragazzi, per le piazze e per le sale, si diverton come pazzi. Si organizzano sfilate, scherzi, musiche e canzoni, grandi balli e mascherate, giochi futili e veglioni. C’è chi ha naso e baffi finti, chi si maschera da drago, chi ha i capelli variopinti, chi si veste come un mago. Uno è bello ed elegante, l’altro invece fa paura, c’è il pagliaccio, c’è il brigante e il capitan Buonaventura. C’è il simpatico Arlecchino sempre allegro e spensierato col suo nero mascherino e il vestito colorato. Puoi incontrare Balanzone, l’astutissimo Brighella, Meneghino, il buontempone, Colombina e Pulcinella. C’è chi suona la trombetta, chi prepara il disco piazza, chi coriandoli ti getta; Carnevale ovunque impazza! C’è chi imbroglia e chi è imbrogliato, chi ha la maschera un po’ storta, chi va via tutto infuriato chè lo scherzo non sopporta. Carnevale è tanto bello, non dovrebbe mai finire, anche se è un po’ pazzerello ci fa tutti divertire.

domenica 11 febbraio 2007

Carnevale gallipolino: grandi novità! (Ultimi aggiornamenti)

Quest'anno per la prima volta la sfilata avrà luogo a partire dal sabato grasso e per la prima volta sarà in notturna visto che inizierà alle 19. Domenica ci sarà la premiazione a partire dalle 15 e martedì grasso, a partire dalle h.16, vi saranno altri momenti di divertimento e di spettacolo . Per la partita Gallipoli - Cavese non ci saranno difficoltà poichè si gioca venerdì 16 (in onda suRaisport sat h.15). Nell'articolo apparso sul quotidiano di Lecce qualche giorno addietro, si fa riferiento all'arrivo di grandi personaggi dello spettacolo sui quali viene mantanuto il riservo, del resto il nostro sindaco ci ha ormai abituati a questi colpi a sorpresa. Da qualche giorno sta però circolando, sempre con maggiore insistenza, il nome di Gianna Nannini e non si esclude un finale pirotecnico.

mercoledì 7 febbraio 2007

Ed ora traduco

Come promesso pubblico la traduzione dell'episodio, tratto dal calendario in vernacolo, che vi ho narrato pochi gioni fa.
La notte degli spettri
Era notte; una signora tornava a casa sfinita, dopo una giornata di lavoro al forno. La strada era deserta e siccome faceva freddo si coprì con il suo lungo scialle nero. Quella stessa notte una sua vicina di casa, che abitava presso un edificio noto ai gallipolini come “Ampalea”, non riusciva ad addormentarsi perché attendeva con ansia il rientro a casa di uno dei suoi figli. Ad un certo punto si alzò dal letto, si coprì con un lenzuolo e si recò all’angolo dell’isolato, di fronte a “villa Carducci”, sperando di scorgere il figlio. Non appena si affacciò sul ciglio della strada vide un’ombra nera giungere dalla destra e, presa dallo spavento, se ne tornò di corsa a casa. Intanto l’ombra nera (che altri non era che la sua vicina di casa) vide una cosa bianca apparire e poi scomparire dietro l’angolo e pensò che si trattasse di uno spettro; tanto fu lo spavento che se ne tornò indietro tutta tremante e trascorse l’intera notte al panificio. Ma dovete sapere che le due erano intime amiche ed il giorno seguente la fornaia andò a fare visita all’altra. “Ho trascorso una nottataccia!” - le disse. “Anch’io!” - rispose l’altra. Così si raccontarono l’accaduto a vicenda ed emerse la verità. “Così eri tu quella vestita di nero!” – disse una . “Allora eri tu quella vestita di bianco!” – rispose l’altra. Fu così che dopo una nottata passata in subbuglio, tutto finì con una sonora risata.

domenica 4 febbraio 2007

Cantu te caddhuzzu

E' il titolo del calendario in vernacolo della Comunità del Canneto di Gallipoli (da alcuni anni associazione ONLUS) per il quale collaboro da parecchi anni e che per il 2007 ha quasi esaurito tutte le sue copie. Se ancora non l'aveste comprato affrettatevi a farlo; potete acquistarlo in edicola o chiedendolo presso il santuario di Maria Ss. del Canneto o meglio presso la sede dell'associazione in via S.Cristina ,14. Intanto abbiamo già incominciato a lavorare per il prossimo calendario...A proposito, la Pasqua 2008 cadrà il 23 Marzo; in seguito vi spiegherò come si esegue il calcolo. Per oggi vi dò un assaggio del calendario 2007 (mese di Febbraio) tratto dalla rubrica da me curata: "E' meju 'rritimu!!!", una rubrica che riporta episodi divertenti realmente accaduti a Gallipoli. Per chi non conoscesse il nostro dialetto, nei prossimi giorni pubblicherò la traduzione. Continuate a seguirmi.
La notte te le marìule
Era notte; na cristiana sta turnava a casa stracca e strutta, topu na sciurnata te fatia allu furnu. Pella strata nun c’era anima viva e siccomu facia friddu se ngucciau tutta cullu sciallu sou niuru. Ddha notte na vicina te casa sua, c’abbitava a nanzi all’Ampalea, nu riuscia cu rraggetta percè spattava cu se ritira unu te li fiji soi. A nu certu puntu se zau te lu jettu, se ngucciau cullu cascione e sciu cu spia all’angulu te l’isolatu, te fronte alla villa. ‘Npena calau la capu vitte na malumbra niura vanire te susu e senza cu perda tiempu se nde fusciu intra casa tutta spaurisciata. Pe’ tutta la notte nu chiuse occhiu! Intantu la malumbra (ca poi nu era addhu ca la vicina sua te casa) vitte na cosa ianca cumparire e scumparire e la scangiau pe’ nu spirdu; tanta la paura se nde turnau ‘rretu cullu core ‘ncanna e passau la notte allu furnu. Ma iti te sapire ca le toi erene amiche intime e lu giurnu topu quiddha ca fatiava allu furnu sciu cu fazza visita all’addha. “Cci nuttata aggiu passatu!”- nde tisse. “Puru jeu!” rispose l’addha. Cusì se cuntara lu fattu una l’addha e se scuprira l’artarini. “Allora eri te quiddha vastututa te niuru!”- tisse una. “E allora eri te quiddha vastuta te iancu!”- rispose l’addha. Cusì, topu na notte sotta susu, spicciau tuttu cu na beddha risata.

giovedì 1 febbraio 2007

Test Risolto

Complimenti vivissimi ad Elena (che ringrazio anche per gli apprezzamenti fatti al mio blog) la quale è riuscita a risolvere il test "Questione di vita o di morte" publicato pochi giorni fa! La soluzione era la seguente:
Il prigioniero deve rivolgersi ad uno qualunque dei due schiavi e porre la seguente domanda: "Se chiedo all'altro schiavo qual è la via della libertà, cosa mi risponderà?". Gli verrà indicata sicuramente la via del patibolo. Infatti se gli capiterà lo schiavo sincero, egli, conoscendo la falsità dell'altro schiavo, gli indicherà la via del patibolo; se invece gli capiterà quello bugiardo (il quale sa bene che gli verrebbe indicata la vera via della salvezza), quest'ultimo, mentendo, gli indicherà ugualmente la via del patibolo. In un modo o nell'altro entrambi gli schiavo gli indicheranno la via del patibolo, quella da seguire sarà dunque l'altra.
N.B. In alternativa si potrà anche rivolgere la seguente domanda: "Se chiedo all'altro qual è la via del patibolo, cosa mi risponderà?". Con un ragionamento analogo si arriva a dimostrare che entrambi indicherebbero la via della libertà.
Ciao, a presto