Che ora è...nel mondo?

sabato 26 giugno 2010

Disfatta azzurra: Scuse e riflessioni di Paperinik

Eccomi riemerso dopo essere affondato con la nazionale!
Prima di fare qualche commento a quanto è accaduto non posso esimermi dal presentare le scuse ai miei lettori.
E' vero stavolta l'uscita al primo turno non era solo un luogo comune...O forse lo era pure..E' come uno che prevede sempre tempesta e quando arriva ci azzecca. Ad ogni modo i fatti dicono che a sbagliare sono stato io e non posso che scusarmi per aver parlato male di chi prevedeva il contrario.
Come ho scritto nei precedenti post, la formazione non mi convinceva ma ero convinto che, almeno il primo turno, vista la sua facilità, sarebbe stato superato. Fino al pareggio con il Paraguay mi pareva che tutto fosse nella norma; a questo punto c'era la partita con la Nuova Zelanda, una partita facile da vincere, vincendola (anche con il minimo scarto) avremmo probabilmente ritrovato fiducia e risolto il problema della qualificazione. Incredibilmente non è stato così! A questo punto ha incominciato a farsi strada in me l'idea che l'impossibile si realizzasse; mi rendevo sempre più conto della differenza fra le dicerie delle volte precedenti (del tutto campate in aria) e i timori di questa volta, avvalorati da una reale povertà del gruppo, frutto di un Ct che inspiegabilmente sembrava aver voluto fare le cose in piccolo. E' così, mentre pubblicamente ostentavo fiducia, deciso oramai a portare avanti l'ipotesi della qualificazione, non riuscivo a liberarmi dall'incubo di vedere un' Italia timida e contratta, incapace di reagire ad un'eventuale gol della Slovacchia. Nonostante i pronostici e le quotazioni delle scommesse fossero decisamente favorevoli agli azzurri questo timore perdurava. Alla fine le sensazioni istintive si sono rivelate più esatte di cento ragionamenti. L'aver tenuto nascosti i miei reali pensieri, per non riconoscere il mio iniziale errore, è stata la cusa del mio totale fallimento di cui ora è più che giusto chiedere scusa!
Passiamo ora a qualche breve riflessione sulla nostra nazionale.

La squadra è parsa priva di punti di riferimento, priva di quei due o tre fuoriclasse che fanno la differenza e fanno girare la squadra. Dopo la vittoria del titolo mondiale, Donadoni, mantenendo la solida intelaiatura dei campioni del mondo, aveva incominciato l'opera di ringiovanimento con l'introduzione di qualche nuovo elemento e, dopo aver portato l'Italia agli europei (prima nel girone di qualificazione davanti alla Francia) aveva fatto una discreta figura nella fase finale, perdendo con la Spagna (divenuta poi campione d'Europa) ai calci di rigore. Il ritorno del Ct campione del mondo non ha fatto altro che produrre una lenta involuzione della squadra, un progressivo peggioramento delle sue prestazioni e dei suoi risultati. Un lento inesorabile calo di fronte al quale Marcello Lippi non ha neppure provato a porre riparo, presentando alla fine la squadra come la migliore possibile, senza spiegare il perchè dell'assenza dei calciatori più prestigiosi di cui attualmente disponiamo, come Cassano, Balotelli, Miccoli, Totti e altri; pareva quasi aver fatto un voto. Ora si riconosce colpevole ma solo di non aver conferito alla squadra la carica giusta; in realtà se un segnale negativo ha trasmesso è stato quello di far credere ai calciatori che attualmente non c'era nulla di meglio e bisognava arrangiarsi. Unica sua attenuante è il fatto che, il calcio italiano non offre oggi una vasta gamma di talenti, il che è secondo me una conseguenza del gran numero di calciatori stranieri che attualmente militano nel nostro campionato.

Marcello Lippi resterà per sempre nei nostri cuori e nella storia del calcio per aver vinto un mondiale, ma chissà perchè avrà voluto offuscare la sua immagine rimettendosi in gioco e remando contro se stesso: sono i misteri della psiche umana.

Non mi esta che fare gli auguri al nuovo Ct Cesare Prandelli.

Nessun commento: