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venerdì 4 luglio 2008

Festa del Canneto: è la fine di una tradizione?

Quest’anno, a Gallipoli niente festeggiamenti in onore della Madonna del canneto (ricorrenza del 2 Luglio), solo la Messa solenne di Mercoledì scorso. Per il resto nient’altro: niente luminarie, niente fuochi d’artificio, niente banda e neppure processione. A salvare un po’ la situazione sono stati i mercanti che hanno piazzato, come ogni anno, le loro bancarelle, nel piazzale antistante il santuario; grazie a loro è sembrata festa e la gente ha fatto visita alla Madonna sino a tarda ora.

Per chi non avesse letto i miei articoli dello scorso anno, la festa di Maria Ss. Del Canneto è una festa locale che ha come fulcro l’omonimo santuario, costruito intorno al XIV secolo, al posto di una palude, grazie al ritrovamento, proprio in quel luogo, di un dipinto della vergine, nascosto fra le canne. Il telo è tuttora esposto in chiesa, nella navata centrale, al di sopra dell’altare (v, foto) e di esso vi è anche una copia, dipinta su legno, al centro della volta.

Per antica tradizione, la Madonna del Canneto è associata alla festa della Visitazione ed infatti, sempre nella navata centrale, vi è una nicchia che ospita un simulacro in cartapesta della Madonna in visita a S. Elisabetta (foto in basso).

La Madonna del Canneto è perciò sempre stata festeggiata il 2 Luglio, data in cui in passato si festeggiava la festa della Visitazione. Papa Paolo VI spostò quest’ultima festa al 31 Maggio, ma a Gallipoli, su autorizzazione episcopale, si è continuato a festeggiarla il 2 Luglio, sempre sotto il nome di Madonna del Canneto. Come scrissi lo scorso anno, c’è però una novità. L’attuale rettore del santuario, Don Antonio Pisanello, a partire dal 2006, ha pensato di festeggiare solennemente entrambe le ricorrenze ma con qualche diversità: il 31 Maggio la festa è solo religiosa ed il simulacro della Visitazione viene portato in processione per le vie della città, mentre il 2 Luglio la festa è anche folcloristica e prevede la processione in mare, come da tradizione, sempre con il simulacro della Visitazione. Questo quanto affermato sino allo scorso anno.

Quest’anno, però, il rettore si è spinto oltre, facendo intuire di voler scindere del tutto le due festività (Madonna della Visitazione e Madonna del Canneto), infatti fra le varie cause della mancata processione (che non starò qui a riferire) ha anche addotto quella della già avvenuta processione il 31 Maggio scorso ed ha affermato che, se nei prossimi anni vi dovrà essere una processione del 2 Luglio, essa dovrà avere come oggetto il quadro ritrovato fra le canne. A distanza, di secoli, dunque, festa della Visitazione e festa del Canneto verrebbero scisse del tutto: la prima cadrebbe il 31 Maggio (com’è dappertutto) e la seconda cadrebbe, a livello locale, il 2 Luglio. E’ giusto tutto ciò?

Per rispondere a questa domanda, occorre prima porsene un’altra: “ Perché per secoli la Madonna del Canneto e la relativa festività è stata associata a quella della Visitazione?”. E’ la domanda che pose parecchi anni fa un nostro vescovo quando venne a celebrare, al santuario, la solennità di Maria Ss. del Canneto (e anche festa della Visitazione). La risposta mancò allora e manca tuttora. A me sono note due interpretazioni che ora di seguito enuncerò.

La prima spiegazione è quella fornita da taluni gallipolini, secondo cui fu il volto mite e generoso raffigurato sul telo a suggerire ai pescatori che si trattasse di quello di Maria, in viaggio verso la cugina Elisabetta.

La seconda spiegazione è quella fornita da un sito internet della “Pro loco di Gallipooli” la quale stravolge l’ipotesi comunemente accettata dell’origine del santuario. Secondo quanto contenuto nell’articolo, la chiesa sarebbe preesistente rispetto alla data del ritrovamento del telo ed era originariamente denominata “Chiesa della Visitazione”. Il dipinto fu rinvenuto, da alcuni pescatori, nel canneto situato nelle immediate vicinanze della chiesa, in mezzo a un fuoco che, miracolosamente, non bruciava nulla. Fu così portato nella vicina chiesa che, da allora, cambiò la sua denominazione in “Maria Ss. Del Canneto”. Da qui l’associazione fra i due volti mariani.

Ritrovamento del telo (Santuario del canneto - navata destra)

Dunque, tutto ancora da definire. Prima di modificare una tradizione secolare, ritengo sia necessario approfondire lo studio: abbiamo giusto un anno di tempo per le nostre ricerche. Chissà che l’idea di Don Antonio non serva a fare luce su un mistero da secoli irrisolto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

ormai don antonio è completamente fuso!!! si erge a giudice è lui il migliore e lui decide di bloccare una tradizione che va avanti dal 1600!!! è lui che dice :"ccu cascia nu furmine e crolla la chiesa e cinca stae intra"!!! ma che vengano i mussulmani!!