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martedì 5 giugno 2007

Caso Visco: a rischio la legislatura?

Ci risiamo: la maggioranza torna a scricchiolare! Del resto non potrebbe essere diversamente con tanti contrasti interni e con una maggioranza tanto risicata al senato. Questa volta però ad acuire i problemi del centrosinistra è un fatto inatteso: i gravi indizi di reato a carico del vice ministro Vincenzo Visco, per un fatto avvenuto quasi un anno fa. Nel Luglio 2006, Visco avrebbe esercitato ripetute pressioni sul comandante generale della guardia di finanza Roberto Speciale, per indurlo, contro la sua volontà, a modificare i vertici del GDF della regione Lombardia. Tali pressioni, stando a quanto successivamente affermato dallo stesso comandante generale, sarebbero addirittura sfociate in vere e proprie minacce atte ad intimidirlo. Una volta avviato il procedimento di trasferimento, il vice ministro avrebbe fatto passare l'ingiustificato stravolgimento dei vertici del GDF per un normale avvicendamento, motivato da esigenze interne. Successivamente esplode però il caso e i trasferimenti vengono bloccati. Infine lo scorso 1 Giugno, il governo ha destituito il generale Speciale, provocando le veementi reazioni dell'opposizione e malumori all'interno della sua stessa maggioranza.
Il centrosinistra ha accusato però l'opposizione di servirsi delle illazioni a carico di Visco a scopo propagandistico: non a caso erano state tirate fuori in prossimità del test elettorale amministrativo. Che ogni occasione è buona per far propanda politica è un fatto ormai risaputo e vale per entrambi gli schieramenti, ma il caso prospettato è troppo grave per essere liquidato in questo modo, gli indizi a carico di Visco sono troppo gravi per pensare ad una montatura; occorre al più presto far chiarezza, come giustamente si chiede da più parti e mi auguro che d'ora in poi si segua sempre questa linea: la politica italiana ha bisogno di trasparenza! Intanto questo caso ha diviso la maggioranza fra coloro che intendono appoggiare le mozioni dell'opposizione, le quali chiedono il ritiro di Visco dalla supervisione delle fiamme gialle e coloro che difendono il vice ministro e presenteranno una loro mozione. I dissidenti, decisi ad appoggiare la mozione dell'opposizione, erano inizialmente in parecchi, fra di essi i tre parlamentari della Margherita che non aderiscono al Partito Democratico (scelta a mio avviso sospetta) e il ministro Di Pietro. Quest'ultimo ha successivamente deciso di astenersi, pur restando convinto che sul caso Visco occorra far chiarezza. Per l'opposizione, se la maggioranza dovesse perdere al senato, il governo non avrà più motivo d'esistere. Su questo concordano numerosi esponenti della maggioranza e del governo, fra cui il ministro Mastella. Mi soffermo un attimo proprio su Di Pietro e Mastella. Il primo, pur rimanendo fedele alla maggioranza di governo, ha spesso manifestato idee contrastanti rispetto al resto della sua coalizione. La sua appartenenza al centrosinistra, più che alla sua ideologia, è parsa legata all'avversità per gli uomini del centrodestra (soprattutto Berlusconi), troppo coinvolti giudiziariamente per i suoi gusti. Sarebbe quindi pronto a lasciare lo schieramento se si dovesse accorgere che, dalle sue parti, le mani sono meno pulite di quanto ha finora creduto. In quanto a Mastella, da quando è nel centrosinistra (forse giuntovi per caso), non fa altro che dissentire e prospettare fuoriuscite e dimissioni: se accade questo, voto contro; se accade quest'altro mi dimetto; ecc. Sembra che non aspetti altro che spiccare il volo e posarsi, magari, su un centrodestra vincente.
Il dibattito al senato, con la relativa votazione, si terrà domani 6 Giugno e sarà trasmesso in diretta dalla RAI, come richiesto dalla CDL; a nome dell'esecutivo, riferirà il ministro Padoa Schioppa. E' forse in pericolo il governo? Ancora una volta ritengo di no! Lentamente, i dissensi andranno riducendosi e la maggioranza dovrebbe vincere sul filo di lana. I suoi senatori converranno che, il governo ha bisogno di andare avanti, specie ora che i dati sull'economia sono positivi. Ritengo, dunque, che il governo di centrosinistra sopravviverà e con esso le sue difficoltà e i suoi contrasti interni, pronti ad esplodere nuovamente più in là!

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