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mercoledì 18 febbraio 2009

Caro Walter lo dicevo che il tuo progetto non andava...

Dopo la sconfitta del centro–sinistra in Sardegna, il segretario del PD Walter Veltroni ha riconosciuto il suo fallimento e ha prontamente rassegnato le sue dimissioni dalla segreteria del partito. Per me una sconfitta annunciata; sin dalla sua nascita, infatti, non avevo esitato ha definire il partito democratico come un’ innaturale unione tra forze eterogenee d’ispirazione diversa. Si legga, a tal proposito, quanto da me pubblicato in questo blog, il 14 ottobre 2007, in occasione delle primarie che portarono all’elezione di Walter veltroni alla guida del nuovo partito. Ora Veltroni fa la sua autocritica, ma continua a difendere il suo progetto, spronando il suo successore (che probabilmente sarà Franceschini) ad andare avanti con fiducia per raggiungere l’obbiettivo prefissato.
Caro Walter, la colpa del fallimento non è la tua direzione, tu sei un bravo leader e un grande amministratore (come hai dimostrato al comune di Roma), l’errore è stato invece quello di aver creato un inutile pastrocchio: il PD non è ne’ carne ne’ pesce! Il panorama italiano ha bisogno di chiarezza, i socialdemocratici devono stare con i socialdemocratici, i liberali con i liberali e i popolari con i popolari. Come ebbi modo di affermare in occasione del citato post, in Italia non vi sarà pace finchè le alleanza non verranno fatte sulla base di ideologie comuni e non in base all’ostilità verso l’una o l’altra personalità politica. Alla fine il partito democratico si sgretolerà e prima o poi in Italia (finito il berlusconismo e l’antiberlusconismo, sorgerà un partito socialdemocratico d’ispirazione progressista, contrapposto ad un partito popolare d’ispirazione conservatrice, come negli altri paesi europei. Vedrete che anche in questo caso avrò ragione.

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