Che ora è...nel mondo?

sabato 3 gennaio 2009

Un po' di storia del calendario

Il nostro blog, che segue gli eventi e i periodi dell'anno, si occupa oggi del calendario, come promesso alcuni giorni fa. Vediamo di percorrere brevemente la sua storia.

Quella di misurare il tempo è un'esigenza antica. Sin dall'antichità l'uomo ha notato il ripetersi ciclico degli eventi naturali, a incominciare dal regolare moto degli astri: luna, sole e stelle. L'astrologia, da cui è deivata l'astronomia, è infatti una scienza molto antica. I primi calendari erano calendari lunari, basati cioè sul moto di rivoluzione del nostro satellite intorno alla terra, oppure luni-solari, come quello ebraico, il quale pu basandosi essenzialmente sul mvimento della luna, prendeva anche in considerazione il moto apparente del sole. Tali calendari, pur scandendo il ritmo del tempo, non mettevano in risalto l'alternarsi delle stagioni. Quest'utime dipendono, infatti, dal movimento di rivoluzione della terra intorno al sole, combinato con l'inclinazione dell'asse terrestre. Alle diverse posizioni che assume la terra lungo l'eclittica (orbita intorno al sole), corrispondono inclinazioni diverse dei raggi solari e quini diverse stagioni dell'anno. Affinchè uno stesso giorno dell'anno cada sempre nella medesina stagione è quindi necessario che venga a corrispondere sempre alla stessa posizione della terra sull'eclittica. Ciò può accadere solamente se la durata di un anno civile è esattamente uguale all'anno solare, cioè al tempo che impiega la terra a tornare in una stessa posizione rispetto al sole. Tale durata è di 365,2422 gioni, cioè 365 giorni, 23 h, 48 primi e 46 secondi.

Per tale ragione i calendari lunari sono stati sostituiti, nel corso dei secoli, da quelli solari. Solo pochi popoli per motivi di tradizione o di religione continuano a utilizzare calendari del primo tipo.
Il primo calendario solare risale ai tempi dei romani ed è detto calendario di Numa, in quanto viene collegato al regno di Numa Pompilio, II re di Roma. L'anno era di 355 giorni; ogni 2 anni veniva però aggiunto un mese di 22 giorni, per cui ogni anno durava mediamente 366 giorni, circa 18 ore in più rispetto all'anno solare. A causa di questo fatto l'anno civile accumulava sempre più ritardo rispetto alla posizione della terra e, ai tempi di Giulio Cesare, le stagioni erano ormai completamente stravolte. Per mettere a posto le cose, Cesare si rivolse a uno dei più illustri astronomi del tempo, il quale gli consigliò di rendere la durata dell'anno civile, il più possibile vicina a quella dell'anno solare. Per fare ciò si decise di alternare 3 anni di 365 giorni e uno di 366 giorni. Il giorno in più che veniva aggiunto cadeva fra il 23 e il 24 Febbraio e veniva chiamato bis-sexto (in quanto veniva dopo il 23 Febbraio detto Sexto Kalendas martii), da cui il termine anno bisestile. In tal modo ogni anno durava mediamente 365 giorni e 6 ore. Tale durata, questa volta si avvicinava moltissimo a quella reale ma non era ancora esattamente uguale, ogni anno civile era infatti ancora un po' più lungo di quello solare. Tale differenza, benchè molto piccola, divenne rilevante nel corso dei secoli e ai tempi del Papa Gregorio Magno, era di ben 11 giorni. Per rimediare a questo fatto Gregorio Magno stabilì innanzitutto che venissero saltati 11 giorni (nel 1582, dal 4 ottobre si passò al 15 Ottobre) e poi, per evitare che si ricadesse nello stsso errore decise di riformare, ancora una volta il calendario. Poichè con il calendario giuliano, si accumulava un ritardo di 3 giorni ogni 400 anni, si pensò di eliminare 3 anni bisestili ogni 4 secoli. Poichè tutti gli anni secolari (1600, 1700, 1800, ecc.) erano tutti anni bisestili, si decise di considerarne bisestile solo uno su quattro e precisamente solo gi anni secolari le cui prime due cifre sono divisibili per 4 (1600, 2000, 2400, ecc.). Si è giunti così all'attuale calendario gregoriano. Si tratta di una riforma del calendario poco nota, tanto che il nostro calendario viene spesso confuso con quello giuliano. Per di più, noi non abbiamo potuto sperimentare concretamente tale riforma, in quanto il 2000, avendo le prime due cifre divisibili per 4 è stato regolarmente considerato bisestile (a differenza di quanto accaduto ad es. nel 1900). In realtà anche in questo modo c'è un piccolo errore, in quanto la duranta dell'anno risulta ora di 365,2425 giorni, appena inferiore a quella reale. Stavolta però l'errore è davvero irrisorio e perchè lo sfasamento divenga rilevante occorre proiettarsi lontinissimi nei secoli a venire. Fino ad allora può davvero accadere di tutto!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

how can you write a so cool blog,i am watting your new post in the future!

Anonimo ha detto...

good start