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domenica 20 gennaio 2008

Termina una settimana convulsa

Salve, ci risentiamo dopo parecchi giorni, e qualcuno si è lamentato perchè da parecchio tempo non vede aggiornamenti. Cosa ci volete fare, ho avuto e continuo in parte ad avere problemi con Internet e poi, in questi giorni, sono stato più impegnato del solito. Vi scrivo con grande difficoltà, perchè il programma vuole convincermi a riconnettermi (evidentemente ha stretto un patto con la Telecom per farmi spendere soldi). Come si è detto da più parti, è stata per gli italiani una settimana da dimenticare, sopratutto per i diretti interessati: Napoli è sommersa dall'immondizia, non di meno il ministro Mastella e la sua famiglia e, più in generale, la politica italiana (intanto dopo che mi son fatto sentire, il programma mi sta lasciando un po' in pace). Ritengo però che la notizia che ha fatto più scalpore sia stata quella della forzata rinuncia del Pontefice alla preannunciata visita all'università "la Sapienza di Roma" in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Una scelta sofferta ma opportuna da parte della santa sede, dopo che si era sollevato un coro di proteste da parte di taluni docenti e di studenti, i quali promettevavano fischi e sberleffi a Sua Santità Benedetto XVI. Meglio così, si è evitato il peggio! Siamo davvero all' assurdo: prima si porge l'invito ad una personalità di altissimo spessore, poi si rifiuta la sua presenza, sarebbe un grave atto d' insolenza nei confronti di chiunque. Ma non è solo questo. L'iniziativa d'impedire la partecipazione del Papa è venuta da parte di qualcuno che non svolge più un ruolo attivo nell'ateneo e si è permesso di contestare la decisione dell'attuale rettore. Al tempo stesso, un'esigua minoranza ha cercato d'imporre la sua volontà alla maggioranza degli studenti e dei docenti. Infine alcuni esponenenti del mondo politico, come Pannella e Odifreddi, facendo gli avvocati del diavolo, si son permessi di appoggiare la decisione degli studenti contestatari. Dov'è finito il liberalismo dei radicali? La verità è che tutti sono liberali e libertari quando gli fa comodo, ma poi tutti vorrebbere tappare la bocca ha chi è contrario alle proprie idee. La prevista presenza del Papa è stata paragonata nientemeno che alla censura della chiesa nei confronti di Galileo Galilei e di Giordano Bruno. Un'analogia c'è, è vero, ma in senso contrario, ora è la chiesa che deve affannarsi a dimostrare che le sue idee non intaccano la scienza. Speriamo che le prossime settimane siano più tranquille per la nostra Italia, anche se, in campo politico, credo che le mie previsioni si stiano avverando! Ciao e a presto

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