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mercoledì 2 maggio 2007

A Gallipoli vacilla la poltrona del sindaco (ma non cadrà)

Il 28 Aprile scorso, la mancata approvazione del bilancio presentato dal sindaco Vincenzo Barba, ha aperto a Gallipoli una grave crisi comunale a meno di un anno dall'insediamento della nuova amministrazione di centro-destra. Il documento ha avuto l'approvazione di solo 7 membri del consiglio (lo stesso sindaco + 6 consiglieri della maggioranza), il voto contrario di 8 componenti (tutta l'opposizione + Tonino Abbate UDC) e 5 astenuti. Sono stati dunque gli astenuti della maggioranza a determinare l'inizio della difficile crisi; ora, stando alla legge, il sindaco avrà 20 giorni di tempo per ripresentare e fare approvare il documento, in caso contrario si avrà l'insediamento del commissario prefettizio che ci accompagnerà verso nuove elezioni. Il sindaco e senatotore Vincenzo Barba è così passato in meno di un anno dagli altari alla polvere. Noto, in passato, soltanto come imprenditore, aveva negli ultimi cinque - sei anni accresciuto progressivamente la sua popolarità divenendo presidente del Gallipoli calcio e portando la squadra dalle basse categorie e dal totale anonimato in cui si trovava ormai da quasi trent'anni, ad approdare, lo scorso anno, per la prima volta in C1, dopo aver vinto, alla grande, tre campionati di seguito. Vincezo Barba, forte della sua crescente fama è nel frattempo entrato in politica, presentandosi in quattro diverse elezioni e vincendo le ultime tre, diventando così, nel giro di due anni, prima consigliere regionale, poi senatore e infine sindaco della città, stravincendo al primo turno. Su Vincenzo Barba si son così trovati a gravare 4 importanti incarichi: senatore, sindaco, imprenditore e presidente della squadra; un onere troppo grande secondo gli avversari politici, che erano arrivati ad ipotizzare acune incompatibilità, rivelatesi poi inesistenti. Fatto è che il colpo di bacchetta magica che in tanti si attendevano non è affatto arrivato, il miracolo avvenuto nel calcio non si è ripetuto in campo amministrativo; l'amministrazione è parsa piatta, incolore, quasi inesistente. E ora, questa amministrazione che sembra non essere mai incominciata, rischia addirittura di finire. Intanto, dopo 5 anni indimenticabili, la squadra di calcio del Gallipoli, ha regalato quest'anno, a noi tifosi, più delusioni che gioie, a causa principalmente dell'errata campagna acquisti (sia estiva che invernale) organizzata dal nostro presidente e sindaco, insieme all'osservatore Pagni: entrambi, ora, fanno scarica barile l'un l'altro. Eravamo partiti con l'intento di lottare per la promozione, invece abbiamo dovuto festeggiare la salvezza. Un traguardo, comunque, più che soddisfacente se non fossimo stati illusi, anche in questo caso, dal nostro presidente che a dicembre dichiarava di non accontentarsi dei play off, ma di pretendere la promozione diretta in B.
Tornando alla crisi comunale, cosa possiamo attenderci? Il sogno è già finito? Io credo di no! Fra qualche giorno il consiglio si riunirà nuovamente ed in qualche modo lo strappo nella maggioranza verrà ricucito (personaggio chiave potrebbe essere il consigliere Coppola di F.I.); è decisamente troppo presto per voltare faccia ad un personaggio a suo modo carismatico come Vincenzo Barba e alle tante speranze che egli aveva suscitato. Io credo che gli verrà data un'altra possibilità, dopo di che o le promesse incominceranno a realizzarsi o la sua popolarità andrà sciogliendosi come neve al sole!

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