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mercoledì 14 luglio 2010

Piccole astuzie per prevedere il tempo in estate

Estate tempo di mare, di vacanze, di spettacoli e cene all'aperto; c'è però l'incognita del tempo, che a volte si mette al brutto proprio nel momento meno opportuno. Le previsioni ufficiali sono ormai molto attendibili ma non sempre ci indicano il tempo in un luogo o in un'ora precisa. A tale scopo è spesso utile integrare i dati ufficiali con le proprie osservazioni, proprio come facevano i nostri antenati e come fanno tuttora alcuni anziani contadini e pescatori. Vi do qui di seguito alcune indicazioni per prevedere il tempo (a livello locale e a breve scadenza) nel periodo estivo. In tale stagione valgono regole alquanto diverse rispetto all'inverno.
Tanto per cominciare, a differenza dell'inverno, l'aumento di temperatura è in generale indice di bel tempo o tempo in miglioramento, una brusca diminuzione è per lo più segno di maltempo in arrivo; il tempo permane instabile finchè la temperatura non risale. Molto importanti nel periodo estivo sono le brezze cioè i deboli venti originati da differenze di temperatura. Esse spirano sempre dalla zona più fredda verso quella più calda, di giorno spirano perciò dal mare verso la terra e dalle valli verso i monti; durante la notte spirano invece dalla terra verso il mare e dai monti verso le valli. Quest'andamento si nota però nei periodi in cui domina l'alta pressione (e quindi il bel tempo), quando invece siamo in campo di bassa pressione (e quindi di maltempo) le brezze sono mascherate da venti più forti che possono provenire da altre direzioni. Pertanto, finchè i venti seguono il regime di brezza, appena descritto, il tempo permane bello, quando tale regime è disfatto vuol dire che il tempo volge al brutto, quando è ristabilito torna il sereno. Anche d'estate, come nelle altre stagioni, l'indizio principale ce lo fornisce l'osservazione delle nubi. Il cielo a pecorelle, formato dagli altocumuli, è sempre segno di pioggia e spesso di temporale. Le nubi temporalesche si formano però a partire dai cumuli, le classiche nuvole bianche dovute all'innalzamento delle masse d'aria causato dal riscaldamento del suolo.

Fig. 1
Nella maggior parte dei casi essi mantengono piccole dimensioni e sono detti cumuli di bel tempo (Fig. 1), se però l'instabilità è forte, essi evolvono in cumuli imponenti o peggio in cumulonembi (nubi temporalesche). Se i cumuli compaiono nella tarda mattinata, sono ben distanziati e si accrescono lentamente, significa che il tempo è stabile; essi scompariranno nel pomeriggio lasciando il cielo limpido e sereno e, se non compaiono altre nubi, preludono ad un'altra giornata di sole. Se invece già dal primo mattino i cumuli si presentano abbastanza sviluppati, ci possiamo attendere, nel corso della giornata, rovesci o temporali. Analogamente se, dopo una mattinata serena, essi compaiono improvvisamente nel pomeriggio (quando invece dovrebbero scomparire) è probabile un temporale in serata. Di cattivo auspicio sono anche i cumuli notturni che spesso preludono ad una giornata instabile. Sono infine un brutto indizio, indipendentemente dall'ora, i cumuli che si evolvono con grande rapidità. In certi casi, dopo la formazione dei cumuli imponenti, non si nota alcuna ulteriore evoluzione ma anzi continuano ad aprirsi squarci di sereno anche dalla direzione di provenienza delle nubi, mentre i cumuli mantengono contorni ben definiti che si stagliano nel cielo azzurro intenso (Fig. 2).

Fig. 2
In tal caso, se le nuvole transitano su di noi potremo avere un piovasco o un acquazzone passeggero ma nulla di più. Se invece i cumuli imponenti tendono a sfrangiarsi (Fig. 3) e continuano ad ingrossarsi e a scurirsi vuol dire che si stanno trasformando in nubi temporalesche; in genere occorre almeno mezz'ora prima che arrivi il temporale.
Fig. 3
Quando si forma la caratteristica forma d'incudine (Fig. 4) vuol dire che i cumulonembi hanno raggiunto la massima evoluzione e se si dirigono verso di noi avremo sicuramente un forte temporale e posibilità di grandinate.

Fig. 4
Va infine sottolineato che i temporali sono generalmente preceduti da un forte aumento dell'umidità e da un brusco calo dalla pressione atmosferica. Vi sono però anche i cosiddetti temporali di calore che si manifestano in campo di alta pressione e hanno breve durata. Essi si verificano quando l'umidità è molto forte e la temperatura è molto alta (oltre i 30° C).
Vediamo ora quale aiuto può darci il barometro. Le seguenti regole valgono solo per il periodo estivo.
1) D'estate l'alta pressione è generalmente caratterizzata da valori barometrici inferiori rispetto alle altre stagioni (1018-1024 hPa) ed è foriera di tempo caldo e sereno.
2) A volte, d'estate si può avere alta pressione e quindi bel tempo anche con valori inferiori a quelli indicati, in tal caso se l'aria è molto calda e umida son però favoriti i temporali di calore.
3) Se il barometro scende in modo lento e regolare, il tempo permane bello, soprattutto se l'aria rimane asciutta e persiste il regime di brezza.
4) Se il barometro scende a sbalzi e contemporaneamente sale l'umidità, si può prevedere pioggia, se l'abbassamento è notevole avremo temporali e temperatura in diminuzione.
5) Se l'abbassamento avviene in modo rapido ma l'aria resta asciutta e il cielo permane limpido e sereno, con visibilità buona, è prevedibile l'arrivo di venti da nord o da nord-ovest, mareggiate un brusco calo della temperatura.
6) Se in condizioni di pioggia il barometro risale lentamente e il vento si dispone da NW, il tempo permane fresco e instabile.
7) Se in condizioni di pioggia il barometro risale e il vento si dispone da NE, ritorna il bel tempo e il caldo.
Naturalmente occorre una buona esperienza e non si può prescindere dalle previsioni ufficiali.
Buone vacanze!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Top, grazie di aver visitato il mio blog.
Passerò ancora a trovarti perchè qui ho letto cose molto interessanti
Antonia