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giovedì 2 luglio 2009

Madonna del Canneto: ha vinto la tradizione

Oggi 2 Luglio qui a Gallipoli si festeggia la "Madonna del canneto" e, come ho avuto modo di scrivere negli anni precedenti, davanti al santuario che la venera, in questi giorni vi sono luminarie, sagre del pesce e le immancabili bancarelle. Ieri si è svolta la processione, questa mattina la tradizionale benedizione dei frutti della terra e questa sera vi sarà la messa solenne. Oggi, come da tradizione, i gallipolini hanno consumato a pranzo, come primo piatto, "pasta con le cozze". Si tratta infatti di una festa che, per le sue origini, è legata al mare e ai pescatori. Della storia e della leggenda del santuario ho scritto negli anni precedenti, ora ve la riassumo brevemente.
Il santuario di S. Maria del Canneto (in origine semplice chiesa) ha origini antichissime, risalendo al XIV secolo, e ha subito due distruzioni seguite da altrettante ricostruzioni. In quel luogo sorgevano in passato delle paludi e dei canneti e secondo la tradizione la costruzione della chiesa e la sua intitolazione furono decise in seguito al ritrovamento, da parte di alcuni pescatori, di una piccola tela raffigurante il volto di Maria, nascosta fra le canne. Tale telo è tuttora situato ben in vista nella parte alta della navata centrale.

Per antica tradizione la figura della Madonna del Canneto è strettamente associata a quella della Visitazione, tant' è vero che nella nicchia posta al di sotto del famoso telo è esposto il simulacro della visita della Madonna alla cugina Elisabetta ed è quello che per l'appunto si porta in processione in occasione di questa ricorrenza. La ragione di ciò, come da me spiegato lo scorso anno, sembra risiedere nel fatto che, contrariamente alla credenza popolare, il ritrovamento del telo avvenne quando la chiesa era già presente e fu in seguito a tale evento che essa, già intitolata alla "Madonna della visitazione", cambiò il nome in "S. Maria del Canneto". Da qui l'accostamento tra Madonna del Canneto (venerata a livello locale) e Visitazione, commemorata in tutto il mondo cattolico. Mentre però a livello mondiale la festa della Visitazione si celebra il 31 Maggio, a livello locale si festeggia soprattutto il 2 Luglio come Madonna del Canneto. E' proprio su questo punto che lo scorso anno è sorto il problema (v. post del 4/7/2008).

Don Antonio Pisanello, rettore del santuario del Canneto dal 2003, aveva infatti deciso da qualche anno di dare risalto anche alla ricorrenza del 31 Maggio, sino a portare in processione detto simulacro sia il 31 Maggio che l'uno Luglio (vigilia della festa locale). La festa come egli aveva spiegato veniva raddoppiata: il 31 Maggio era soprattutto religiosa, mentre la festa tradizionale del 2 Luglio era soprattutto folcloristica. Lo scorso anno si era però spinto più in là, decidendo di scindere le due ricorrenze e festeggiare il 31 Maggio la festa della visitazione e il 2 Luglio la tradizionale festa del Canneto, collegata ormai esclusivamente al ritrovamento del quadro. Così per la prima volta, la processione della Visitazione si era svolta esclusivamente il 31 Maggio, mentre il 2 Luglio si era svolta la festa religiosa e popolare della Madonna del canneto (ma senza processione). Il rettore aveva anche annunciato che, negli anni seguenti l'eventuale processione del 2 Luglio, avrebbe dovuto avere come soggetto il telo ritrovato (e non la Visitazione). Io, nel mio post mi chiedevo se era giusto porre fine a una tradizione secolare e scindere le due feste. E' passato un anno e le cose si sono rimesse a posto da sole.

Quest'anno la festa della Visitazione è coincisa con la Pentecoste, alla quale ha dovuto cedere il posto. In seguito a questo fatto, il 31 Maggio non vi è stata da noi alcuna processione e quest'ultima è stata così inevitabilmente rinviata a Luglio. Nel frattempo è anche giunta la notizia del trasfermento a breve del rettore in altra sede e quella di quest'anno è stata l'ultima festa del Canneto da lui organizzata. Così già da quest'anno la festa è tornata alle sue radici (Madonna del canneto e Visitazione insieme). Dal prossimo anno ci sarà un nuovo rettore e c'è da attendersi che la tradizione non muterà più.

Lo scorso anno mi ponevo l'interogativo, ora abbiamo la risposta: La tradizione ha trionfato!

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