Che ora è...nel mondo?

venerdì 6 luglio 2007

Sulle tracce di Giove

Tempo fa scrissi del pianeta Venere e vi diedi delle utili indicazioni per poterlo individuare. Attualmente, mentre Venere è ancora ben visibile, si può agevolmente osservare in contemporanea anche un altro pianeta e cioè Giove.
La sua luminosità apparente è inferiore a quella di Venere ma superiore a quella di qualunque stella. Si distingue inoltre per la sua luce chiara e tranquilla (non pulsante come quella delle stelle); in questi giorni potrete scorgerlo guardano a Sud-Est subito dopo il tramonto del sole, anche se, per vederlo luminosissimo, dovrete attendere che il cielo sia completamente buio. Raggiunge la sua massima altezza a Sud intorno alle 22,20 ora legale per tramontare a notte inoltrata. In questa fase, per la verità, raggiunge un' altezza e una luminosità alquanto modeste, per cui è meno appariscente del solito. Il moto apparente di Giove è ben diverso da quello che ho descritto per Venere; tanto per cominciare mentre Venere è visibile solo per poche ore, prima dell'alba o dopo il tramonto, Giove, in certi periodi, può restare in vista anche per l'intera notte. Nel corso della nottata, così come tutti gli astri, lo vedrete muoversi da est a ovest (a causa della rotazione terrestre), di sera in sera andrà però sorgendo prima e tramonando prima, per cui, se lo osserverete ad un'ora fissa, lo vedrete spostato sempre più ad ovest e, nel giro di alcuni mesi, vi apparirà in fase di tramonto. Consideriamo il ciclo completo.
In taluni periodi, Giove sorge e tramonta insieme al sole ed è quindi invisibile ad ochio nudo. Di giorno in giorno va però anticipando il suo sorgere e lo si può vedere levarsi ad est prima dell'alba; pian piano il distacco dal sole si fa sempre maggiore e resta in vista sempre più a lungo prima di essere oscurato dalla luce del giorno. A furia di anticipare finisce per sorgere prima della mezzanotte, dominando così il cielo per tutta la seconda parte della nottata. Giungiamo così alla situazione attuale, in cui Giove sorge la sera ed è visibile per gran parte della nottata, andando a tramontare ad ovest prima del sorgere del sole. Continuando però ad anticipare finirà per sorgere prima del tramonto del sole, per cui nella prima parte del suo cammino sarà oscurato dalla luce del giorno, al tempo stesso tramonterà sempre prima, restando così in vista per un tempo via via minore. Continuando così finirà di nuovo per sorgere e tramontare con il sole e saremo tornati al punto di partenza. In definitiva, escluso il periodo in cui esso sorge e tramonta con il sole, Giove è visibile per un tempo più o meno lungo a seconda che il suo percorso sia più o meno disgiunto da quello del sole, in taluni periodi è però visibile solo nella seconda parte della notte ed è perciò difficile da osservare. Se provate a confrontare il moto di Giove con quello descritto a suo tempo per Venere la differenza risulterà evidente: quest'ultimo infatti anticipa e posticipa ciclicamente il suo sorgere (e il suo tramonto) e si sposta avanti e indietro rispetto al sole, Giove, invece, si muove in un'unica direzione: anticipa sempre più il suo sorgere e si sposta sempre più ad ovest rispetto al sole, doppiandolo alla fine di ogni giro. L'intero ciclo dura circa 13 mesi, in pratica lo vedremo di nuovo sorgere e tramontare come in questi giorni nell'Agosto 2008, nel Settembre 2009, ecc.
Ci sono altri tre pianeti visibili ad occhio nudo: Mercurio, Marte e Saturno. Senza bisogno di tornare sull'argomento, possiamo generalizzare nel seguente modo: i pianeti interni (quelli che si trovano fra la Terra e il Sole) hanno un moto apparente simile a quello descritto per Venere, i pianeti esterni (quelli che hanno un'orbita esterna rispetto a quella della Terra) hanno un moto apparente simile a quello appena descritto per Giove. Pertanto Mercurio ha un moto apparente simile a quello di Venere, mentre Marte e Saturno hanno un moto apparente simile a quello di Giove. Urano, Nettuno e Plutone non sono visibili ad occhio nudo e sono stati perciò scoperti solo con l'avvento del telescopio, essendo pianeti esterni hanno un moto apparente simile a quello di Giove. I pianeti conosciuti sin dall'antichità sono dunque cinque: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Ad essi venivano aggiunti anche il Sole e la Luna, che venivano considerati pianeti (cioè erranti) poichè anch'essi cambiano posizione rispetto alle Stelle Fisse. Si giungeva così a 7 pianeti (numero peraltro simbolico) associati ai sette giorni della settimana. La Terra invece non era considerata pianeta perchè ritenuta immobile al centro dell'Universo.
Ho voluto trattare quest'argomento, in quanto i post su Venere e la Stella Polare mi risultano essere stati graditi, se così non fosse e questi o altri argomenti trattati dovessero annoiarvi, vi prego di rilasciare un commento. Fatemi sapere!

Nessun commento: