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mercoledì 5 dicembre 2018

I bambini vogliono regole: verità o luogo comune?


Ho ascoltato questa frase per la prima volta da bambino dal parroco della mia parrocchia, durante un'omelia. Quest'affermazione mi lasciò un po' perplesso, mi chiedevo infatti: "perché mai noi bambini dovremmo preferire le regole, non sarebbe meglio essere liberi?". Dopo di allora ho ascoltato questa frase tante e tante altre volte ed è l'opinione diffusa fra gli educatori. Ma è davvero così? 

Sulla base della mia esperienza come insegnante di scuola media non ho dubbi: l'affermazione è riduttiva e fuorviante!

Facciamo l'identikit di chi ama le regole. Chi ama le regole è una persona precisa, s'informa sulle regole vigenti per poterle prontamente applicare, in assenza di esse si comporta nel modo che stima più logico e giusto; io ad esempio sono uno di questi! I bambini sono esattamente l'opposto: se gli si dà una regola pensano subito a come trasgredirla, se viceversa non c'è, non fanno nulla per colmare la sua mancanza e agiscono come più gli conviene.

Si potrebbe allora aggiungere: "non solo vogliono regole ma vogliono qualcuno che ne pretenda l'applicazione". Non basta ancora: anche se si dettano le regole e se ne pretende eccome il rispetto, essi fanno di tutto per riuscire ad evaderle.

Affinché l'affermazione sia vera, va secondo me così corretta: "i bambini, non solo vogliono regole, non solo vogliono qualcuno che ne pretenda l'applicazione, ma vogliono uno che li induca a rispettarle, mentre loro fanno di tutto per opporvisi.






Sono come Ulisse che si fece legare all'albero maestro per non cedere al richiamo delle sirene. Udendo la voce delle sirene, urlò e fece cenno ai suoi compagni di slegarlo, due di loro si alzarono e aggiunsero un altro nodo. I bambini vogliono proprio questo!

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