Che ora è...nel mondo?
mercoledì 30 maggio 2007
Un test più semplice
venerdì 25 maggio 2007
Si chiudoni i campionati di calcio: saranno partite vere?
- Reggina - Milan 1
- Siena - Lazio 1
Al Parma, per salvarsi, basterebbe un pareggio contro l'Empoli, che è già in coppa UEFA; potrebbe andare così, ma mi sembra un po' più probabile che i romagnoli facciano punteggio pieno. L'incontro chiave è quello fra Catania e Chievo, dove può accadere di tutto (sebbene al Chievo basterebbe un pareggio). Fra gli altri incontri (senza interessi) punto sui seguenti:
- Fiorentina - Sampdoria 1
- Inter - Torino 1
- Roma - Messina 1
Le rimanenti tre gare di serie A (Ascoli - Cagliari, Livorno - Atalanta e Udinese - Palermo) sono incerte ma vedo leggermente favorite le squadre di casa.
A questo punto, qualcuno penserà di sfruttare queste mie indicazioni per trarne cospicui guadagni. Non illudetevi! La regola principale è la seguente: "Non è facile vincere facile". Se andrete a scommettere, vi renderete conto che i pronostici suggeriti sono quotati pochissimo o sono stati esclusi dal palinsesto perchè ritenuti troppo facili. In alternativa potrete sfruttarli come base per giocare al Totocalcio, completando la schedina con i pronostici dei play-off e play-out della C, quelle sì che son partite vere! Buona fortuna!
domenica 20 maggio 2007
Aspettando Milan Liverpool
Il ciclo s'interrompe quando alcuni dissidenti abbandonano la società e danno vita all'Inter. Nell'ultimo dopoguerra il Milan torna prepotentemente alla ribalta schierando uno squadrone, comprendente nomi come Buffon, Maldini, Annovazzi, e davanti il micidiale trio svedese Gre-No-li (Green, Nordahl, Lidholm). In questi anni il Milan conquista tre scudetti ed altri importanti piazzamenti. Giungiamo così al Milan di Nereo Rocco e del ragazzo d'oro (Gianni Rivera). Nel 1963 il Milan conquista la sua prima coppa dei campioni, battendo in finale il Benfica per 2-1 (doppietta di Altafini e gol di Eusebio). Dopo altri bei piazzamenti, nel 1968, torna ad essere campione d'Italia e l'anno dopo giunge a disputare la finale di coppa dei campioni contro l'Aiax dell'emergente Cruijff. E' stato questo il mio primo incontro che ho atteso con ansia. Avevo allora solo 8 anni e conoscevo il nome Aiax solo per averlo sentito durante i Caroselli, nella publicità dell'omonimo detersivo. Seguii l'incontro a letto e mi addormentai sul 2-1 a favore del Milan. Il mattino seguente mi svegliai con la bella notizia che il Milan si era aggiudicato la coppa vincendo 4-1 (tripletta di Prati, gol di Sormani,Vasovic su rig.). Incominciò così la mia passione per il Milan, rimasta poi per sempre la mia squadra del cuore, insieme a quella della mia città. Era il Milan del portiere Cudicini (famoso per le uscite di pugno), Trapattoni, Rosato, e Prati (oltre al citato Rivera). Nel 1969, Gianni Rivera è il primo italiano a ricevere il pallone d'oro e, nel 1970, il Milan vince la sua prima coppa intercontinentale battendo gli argentini dell'Estudiantes (Milan vincente 3-0 a San Siro; sconfitto 2-1 a Buenos Aires).
Nel 1973 i rossoneri possono alzare al cielo la loro seconda coppa delle coppe, mentre già incombe l'impegno dell'ultima di campionato dove il Milan, capolista, ha la possibilità di conquistare il suo decimo scudetto. Al Bentegodi, però, la fatica si fa sentire, ed un Verona gia salvo liquida il Milan 5-3 e consegna l'ennesimo scudetto alla Juve. Per avere la stella sulla maglia, i rossoneri devono attendere il 1979, quando, sotto la guida di Nils Lidholm, possono dedicare a Nereo Rocco, da poco scomparso, la vittoria del loro decimo scudetto. Dopo quest'ennesima vittoria, Rivera abbandona il calcio, ma, intanto, emergono Tassotti, Collovati e soprattutto Franco Baresi. La prima metà degli anni 80 è da dimenticare! A dar via alla crisi è la retrocessione in B (per illeciti sportivi) nel 1980; il Milan risale prontamente, ma quello stesso anno retrocede nuovamente (stavolta sul campo): è un postumo della precedente sbandata! Ancora una volta risale immediatamente. Il nuovo ciclo si apre quando la presidenza passa nelle mani del famoso imprenditore Silvio Berlusconi che decide subito di rafforzare la squadra affiancando a Hateley (Attila) e Wilkins, altri campioni come Massaro e Donadoni; ma bisogna attendere l'arrivo di Arrigo Sacchi per festeggiare nel 1988 un nuovo scudetto. Nel Milan si compone un nuovo trio, stavolta olandese: Gullit, Van Basten, Rijkaard. Ricordo ancora le lacrime di Wilkins, quando per fare posto ai nuovi entrati, dovette abbandonare la squadra, proprio quando si profilava un periodo d'oro. Negli anni seguenti il Milan diviene talmente forte da ridurre a una nullità qualunque squadra affronti, tanto da sentirsi dire dagli invidiosi: "Avete vinto perchè avete giocato con una squadra di morti!" E magari si trattava del Real Madrid! Nel 1989 il Milan vince la sua terza coppa dei campioni travolgendo in finale lo Steaua di Bucarest (4-0 con doppiette di Gullit e Van Basten).
sabato 12 maggio 2007
Per chi perde facilmente la bussola
Allo stesso modo le ruotano intorno le altre costellazioni, come la vicina orsa maggiore; man mano che la distanza dalla polare aumenta, il giro si fa ovviamente sempre più ampio, ma è compiuto esattamente nello stesso tempo. Le stelle che ruotano intorno alla stella polare senza mai tramontare sono dette circumpolari. Le più lontane da essa, però, descrivono un cerchio talmente ampio da proseguire al di sotto della linea d'orizzonte, esse perciò, nel corso della giornata, sorgono ad est e tramontano ad ovest. Per potersi orientare, occorre individuare dapprima l'orsa maggiore; essa, infatti, è molto più facilmente rintracciabile rispetto all'orsa minore essendo di dimensioni molto maggiori e contenendo stelle più luminose. Anch'essa è costituita da 7 stelle principali (il grande carro): 4 poste ai vertici di un quadrilatero (quasi un trapezio isoscele) e tre stelle che costituiscono il timone (v. figura). Le ultime due ruote del carro (le più distanti dal timone) sono dette guardie. Prolungando idealmente la retta che le congiunge, di una misura di circa 5 volte quella presente fra le guardie, essa andrà ad incontrare la stella polare, che vi indicherà il nord. Non potete sbagliarvi perchè, a parte la polare, non ci sono altre stelle ben visibili in quei pressi. Va solo precisato che, la direzione verso cui occorre idealmente prolungare la retta che congiunge le guardie, è dal lato che contiene il timone. Per la notte siete dunque a posto!
Molti, purtroppo, perdono però la bussola soprattutto di giorno. In questo caso, se siete nell'emisfero nord e non siete troppo vicini all'equatore, potrete procedere come segue. Esponete al sole il vostro orologio, tenendolo in posizione orizzontale, con il quadrante rivolto in alto. Ponete al centro uno stecchino (ad es. un fiammifero), nel punto d'incontro delle lancette. Ruotate l'orologio in modo tale che l'ombra si sovrapponga alla lancetta delle ore. A questo punto il nord si troverà in mezzo fra il 12 e l'ombra o, se preferite, fra il 12 e la lancetta delle ore (visto che ombra e lancetta coincidono). Tengo a precisare che, la posizione intermedia fra 12 e ombra, da prendere in considerazione, è quella che s'incontra partendo dal 12 e procedendo in senso orario e non quella diametralmente opposta (che ovviamente coinciderà con il sud). Se ad es. l'ombra è sul 6, il nord sarà in corrispondenza del 3 (la posizione intermedia andando dal 12 verso il 6 in senso orario) e non il 9, che si trova in mezzo, ma dal lato opposto. Ribadisco comunque che, il metodo è approssimativo. Ad ogni modo penso che da ora in poi non vi smarrirete più, nè di giorno, nè tantomeno di notte.