Che ora è...nel mondo?

venerdì 25 aprile 2008

Previsioni sul ballottaggio: a Gallipoli l'aritmetica non basta!

Eccomi qua, pronto ancora una volta per assolvere al mio compito! Le previsioni di due settimane fa, almeno nei punti essenziali sono andate bene: nelle politiche ha vinto Berlusconi e a Gallipoli ci sarà il ballottaggio fra Venneri e Schirosi. Chi dei due vincerà? Prima di rispondere preferisco analizzare la situazione della capitale.

A Roma concorrono per il ballottaggio Francesco Rutelli (candidato del PD) e Gianni Alemanno (candidato del PDL). Il primo turno si è concluso con il vantaggio di Rutelli: 46% a 41%. Fra le altre liste (ora determinanti) i risultati migliori sono stati quelli di UDC e “la Destra” (Intorno al 3%). Casini ha ribadito la sua neutralità, ma sarà determinante il voto del suo elettorato. In quanto alla Destra credo che in gran parte voterà Alemanno. Nel complesso, credo che Alemanno potrà accorciare le distanze ma non ribalare la situazione. Secondo me vincerà il candidato raffigurato in basso.

Veniamo a Gallipoli.

Il Primo turno si è concluso con un leggero vantaggio di Giuseppe Venneri, sullo sfidante Gino Schirosi: 33,7 a 32,8. Il primo non ha fatto apparentamenti con alcuna lista, mentre il secondo si è apparentato a sorpresa con l’UDC di Giovanni De Marini, in controtendenza rispetto a quanto è accaduto in gran parte d’Italia, dove il partito di Casini si è mantenuto neutrale e soprattutto rispetto a quanto è successo in altre parti della Puglia (ad es. a Foggia e Gioia del Colle), dove l’UDC si è schierato con il centro-destra. L’accaduto suona ancora più strano, se si pensa che, nella nostra città, Giuseppe Schirosi, è appoggiato, non solo dal PD e da una lista civica, ma persino dalla Sinistra Arcobaleno. L’intesa ha suscitato aspre critiche sia nell’ambito del centro-destra che nello stesso centro-sinistra. Riassumo la situazione.

Schirosi è appoggiato dalle seguenti liste: la Sinistra l’Arcobaleno, PD, “Gallipoli Svegliati” + UDC. Venneri è appoggiato dai soli alleati del primo turno: PDL e “con Venneri sindaco”. Al primo turno vi erano altre due liste: “Noi ci siamo” che appoggiava la candidatura di Alessandro Scigliuzzo (10,9 %) e “Grande Gallipoli” che appoggiava la candidatura di Giuseppe Coppola(12,2%). La prima ha respinto ogni offerta e ha deciso di restare neutrale, invitando il suo elettorato ad annullare la scheda, scrivendo “noi ci siamo” o tracciando una grande croce; la seconda, costituita dai dissidenti del centro-destra che, nella scorsa amministrazione, fecero cadere il sindaco Vincenzo Barba, non ha palesato alcuna decisione. Calcolatrice alla mano, dovremmo concludere che la vittoria è nelle mani di Schirosi che, ai voti del primo turno, dovrebbe sommare quelli dell’ex candidato De Marini (10,4%), mentre l’elettorato delle liste neutrali dovrebbe astenersi o distribuirsi in maniera più o meno eguale fra i due candidati. In realtà il discorso si complica per i seguenti motivi:

1) L’alleanza con l’UDC, mentre da una parte aggiunge voti, dall’altra ne sottrae, ad opera degli elettori scontenti dell’alleanza. 2) Il “faccia a faccia” tenutosi ieri sera in TV, ha evidenziato una spaventosa inesperienza da parte di Schirosi, il che ha fatto sorridere un po’ tutti: allegramente gli oppositori, nervosamente i sostenitori, che ora non sono più convinti della loro scelta. 3) La lista di Coppola, rimasta neutrale, rappresenta un grosso interrogativo e voci di corridoio la considerano in gran parte schierata con Venneri (dopo tutto si tratta di un elettorato di centro-destra). 4) La mancanza di apparentamenti da parte di Venneri potrebbe essere solo apparente, visto che lo stesso candidato sindaco ammette che i rapporti con Coppola stanno migliorando. Il mio socio Paperbat mi ha inoltre assicurato che “qualcuno” ha sistemato le cose con l’elettorato di Scigliuzzo. Sarà vero?

Fare una previsione significa tenere conto di tutte le variabili e io, dopo aver riflettuto, punto su Giuseppe Venneri.

mercoledì 23 aprile 2008

Il clima sta cambiando: la scienza s'interroga

Si è tenuta ieri la giornata mondiale delle terra, giunta ormai alla sua 35a edizione, una festa utile a sensibilizzare i governi e l’umanità intera alle problematiche ambientali che, se prese sottogamba, rischiano di distruggere il nostro pianeta e noi suoi abitanti. Un appuntamento quest’anno molto atteso, dopo la mancata adesione degli USA al protocollo di Kyoto e le ultime allarmanti notizie sullo scioglimento dei ghiacciai. Io ne approfitto per saldare il debito con i miei lettori riguardo la promessa fatta molto tempo fa di analizzare il problema in chiave scientifica, avendo in precedenza formulato solo considerazioni personali.

Si è svolta dunque ieri la Giornata della Terra; quest'anno la più grande manifestazione si è tenuta in Ucraina.

Anche se gli Usa non hanno firmato il Protocollo di Kyoto, ci sono delle associazioni, degli scienziati e dei personaggi americani molto attivi nella salvaguardia dell'ambiente. Una di queste realtà ambientaliste è Earth Day Network, una comunità nata 35 anni fa con Gaylord Nelson. Il fondatore fa un appello per l'Earth Day 2005, eccovi un piccolo estratto: "L'ambiente è diventato in questi anni un argomento con maggiore peso politico. Il pubblico è preparato a sopportare le misure necessarie per una società sostenibile, se il Presidente e il Congresso hanno l'intento di portarci verso quella meta. Sfortunatamente in questo momento le loro priorità sono altre...Abbiamo molti problemi ambientali seri da affrontare, ma due faccende attuali rendono l'indifferenza di questa leadership drammatica - l'energia e il controllo della crescità della popolazione mondiale..."

Il problema del cambiamento del clima consiste, come ormai tutti sanno, in un progressivo innalzamento della temperatura media del pianeta che, nel medio periodo, dovrebbe produrre alterazioni ambientali tanto gravi da mettere a rischio la sopravvivenza degli esseri viventi, uomo compreso. Gli effetti più evidenti di tale innalzamento sono la riduzione dell’area occupata dai ghiacciai e le secondarie variazioni climatiche quali lo stravolgimento delle stagioni, i periodi di siccità e i fenomeni meteorologici violenti: uragani, piogge abbondanti, forti nevicate e brusche variazioni termiche. I fattori che possono influire sul clima sono vari, sia naturali che antropologici, consideriamone alcuni.

Radiazioni solari:

La temperatura media della Terra dipende, in gran misura, dal flusso di radiazione solare che essa riceve. Ciò nonostante, poiché questo apporto di energia varia lentamente nel tempo, non è considerato un contributo importante per la variabilità climatica. Questo avviene perché il Sole è una stella di tipo G in fase di sequenza principale risultando quindi molto stabile. Il flusso radioattivo, inoltre, è il motore dei fenomeni atmosferici poiché apporta l'energia necessaria perché essi si producano. Nel lungo periodo le variazioni divengono percettibili poiché il Sole aumenta la sua luminosità con una proporzione del 10% ogni 1.000 milioni di anni. Per questo, sulla Terra primitiva che permise la nascita della vita 3.800 milioni di anni fa, la luminosità solare era del 70% rispetto a quella attuale. Le variazioni nel campo magnetico solare e le correlate emissioni di vento solare sono importanti, poiché l'interazione dell'alta atmosfera terrestre con le particelle provenienti dal Sole può generare reazioni chimiche in un senso o nell'altro, modificando la composizione dell'aria e delle nubi così come la loro formazione.

A parità di flusso, l’energia ricevuta cambia nel tempo per via altri tre fattori: la precessione degli equinozi, la variazione di eccentricità dell’orbita terrestre e le variazioni d’inclinazione dell’asse. A causa di tali variazioni si sono avuti, nel giro di milioni di anni, importanti fenomeni come le glaciazioni.

Effetto Serra: Si tratta di un fenomeno naturale sempre esistito, consistente in una specie di filtro operato dalla nostra atmosfera, che fa passare le radiazioni a frequenza più alta (come i raggi ultravioletti), mentre trattiene quelle a lunghezza d’onda più bassa (come gli infrarossi). A causa di ciò, solo una parte di radiazioni raggiunge la terra. Quando però i raggi toccano terra, essi vengono trasformati in radiazioni a bassa frequenza, che di conseguenza hanno difficoltà ad oltrepassare l’atmosfera e restano quindi intrappolate; si tratta dello stesso fenomeno che avviene per l’appunto nelle serre. Grazie a questo fenomeno la Terra immagazzina calore nei periodi di maggiore irradiazione solare (intorno a Giugno) e lo tira lentamente fuori nei periodi successivi, rendendo meno bruschi i cambiamenti di stagione. Sempre a causa dell’effetto serra, nelle notti nuvolose, la dispersione di calore e quindi la diminuzione di temperatura, è particolarmente lenta. L’attuale problema consiste nel fatto che, negli ultimi decenni, l’effetto serra sembra essersi particolarmente accentuato e, di conseguenza, il calore non farebbe in tempo ad essere smaltito e tenderebbe ad accumularsi, facendo così aumentare la temperatura. Pare accertato che la causa di ciò sia l’aumento di concentrazione di CO2 (anidride carbonica) contenuta nell’atmosfera; essa è infatti uno dei principali gas serra. L’aumento di tale gas è a sua volta attribuito a due fattori: gli scarichi di gas inquinanti provenienti dalle industrie e il disboscamento di numerose zone, a cominciare dalla foresta equatoriale; la vegetazione tende infatti ad assorbire una parte di CO2, per cui la sua carenza ne produce l’aumento.

Buco nell’Ozono: L'ozono (O3) è un gas composto da tre atomi di ossigeno che svolge l'importante funzione di protezione dalle pericolose radiazioni ultraviolette UV. Lo strato di ozono intorno all'atmosfera terrestre si è formato in milioni di anni per effetto dell'attività delle alghe verdi-azzurre. A questi organismi si deve anche gran parte dell'ossigeno attualmente presente nell'atmosfera. Il grande "tetto" di ozono ha consentito alla vita di lasciare le acque per conquistare le terre emerse senza subire le radiazioni ultraviolette solari. Nel corso del tempo lo strato di ozono ha mutato continuamente spessore e forma per cause naturali. Negli ultimi decenni però la concentrazione di ozono nella stratosfera ha cominciato ad assottigliarsi anche per l'effetto di alcuni inquinanti rilasciati in atmosfera dall'uomo. Il mutamento non assume più un andamento graduale ma brusco e repentino. E' particolarmente grave l'assottigliamento dello strato dell'ozono sopra il Polo Sud, tanto da far parlare i mass media di "buco dell'ozono". L'assenza dell'ozono fa venire meno il filtro naturale nei confronti dei raggi UV solari il che fa aumentare la quantità di radiazioni e quindi di calore che raggiunge il nostro pianeta, oltre a creare altri gravi danni: crescita del rischio di cancro della pelle, mutazioni del DNA e inibizione della fotosintesi clorofilliana, con conseguente minore crescita delle piante e minore produzione di fitoplancton oceanico (il primo anello della catena alimentare marina).

Non tutti credono però alla catastrofe ambientale e alla responsabilità dell’uomo e ritengono l’allarme del tutto ingiustificato. Essi dimostrano, peraltro in modo scientifico, che le variazioni termiche a cui assistiamo sono assolutamente nella norma, se si considera l’evoluzione climatica avvenuta nel corso dei secoli e dei millenni.

Il dott. Robinson, in collaborazione con altri scienziati, è stato uno dei primi critici delle teorie apocalittiche sul riscaldamento globale. Egli ha dimostrato, raccogliendo e analizzando dati di lunghissimo periodo che in realtà ciò che sa accadendo in questi anni rientra nei regolari mutamenti climatici, che avvengono indipendente dall’azione umana.

Innanzitutto, egli sottolinea come l’aumento di temperature, rispetto alla media, sia solo di 0,5° C (v. fig.).

Inoltre l’ipotizzato, preoccupante, mutamento climatico si evince dai dati relativi agli ultimi 400 anni, ma, se si fa un’indagine più ampia, ci si accorge che siamo in media con il clima degli ultimi 3.000 anni e che nel Medio Evo il riscaldamento era maggiore rispetto a oggi. Per quel che riguarda il ritiro dei ghiacciai, egli, grafico alla mano dimostra come in reltà la riduzione sia incominciata nel XIX sec. e come l’estensione attuale dei ghiacciai sia maggiore che in altri periodi storici (v. fig.).

Infine per ciò che riguarda l’anidride carbonica, Robinson ammette che l’aumento è anche causato dall’uomo, ma lo considera irrilevante e transitorio, poiché modificando lo stile di vita, i valori tornerebbero nella norma . Inoltre egli dimostra, ancora una volta dati alla mano, come l’aumento di temperatura è stato precedente all’aumento di CO2 (v. fig.), il che fa supporre che il riscaldamento ha favorito l’aumento di tale gas e non viceversa.

Dunque, ipotesi discordanti. Aggiungo la mia.

Sulla base dei dati a disposizione si può dimostrare che il pianeta si sta riscaldando, ma ciò può essere ragionevolmente inquadrato nei regolari mutamenti climatici. Non si può tuttavia affermare con certezza che questo sia un mutamento come gli altri: i regolari mutamenti climatici potrebbero, in altri termini, mascherare il problema. Non si può quindi starsene tranquilli. Occorre, invece, stabilire con certezza se l’azione dell’uomo ha un’influenza rilevante sul clima e, se la risposta è affermativa, bisogna intervenire prima che sia tardi. Se c’è un’azione umana, un tempo inesistente, non si può dormire sugli allori e attendere che la natura appiani tutto come in passato.

venerdì 18 aprile 2008

Che sguardo che uccide!!!

Il titolo vi avrà fatto pensare ad un altro enigma, invece non è così. Mi riferisco alla sentenza di ieri, con la quale un trentenne incensurato è stato condannato a 4 giorni di carcere e a 40 € di multa per un reato commesso circa tre anni fa: quello di aver guardato con troppa insistenza una donna di 55 anni, nello scompartimento di un treno diretto da Lecco a Sondrio. Fra di essi non c’era stato alcuno scambio di parole, solo un sguardo troppo insistente. Per di più l’indiziato, il giorno seguente al presunto reato era stato seguito da due agenti in borghese, in un altro suo viaggio, ma non era stato notato alcun atteggiamento condannabile. Al processo la donna non si è presentata e neppure è stato ascoltato alcun testimone. Secondo il giudice, però, anche uno sguardo troppo prolungato può costituire una molestia. La sentenza ha diviso le opinioni: per alcuni la sentenza è profondamente ingiusta, per altri è perfettamente corretta. Ora l’imputato (che non sconterà alcun giorno di carcere per via dell’indulto) ricorrerà in appello per avere la piena assoluzione; ecco intanto cosa ne penso io.

Dico subito che la sentenza mi ha molto sorpreso: essa sconvolge il luogo comune secondo cui “guardare non c’è niente di male” e “ognuno è libero di guardare dove vuole”. Ricordo la famosa frase, udita sin da piccolo, quando qualcuno lamentava di essere guardato: “Se ti accorgi che ti guardo vuol dire che anche tu mi guardi”. A parte la banalità di questi discorsi, la sensazione che mi ha dato questa sentenza è che ci sia una crescente tendenza alla privazione della libertà; fra par condicio, privacy, ecc., mi sembra che anziché concentrarsi sui veri reati, si perda tempo a cercare il male laddove non c’è. Capisco benissimo che, a volte, uno sguardo può far più male di mille parole, ma non si può condannarlo per legge. Le sentenze devono basarsi su atti concreti, dimostrabili. Come distinguere una molestia autentica dal frutto della suscettibilità o la gelosia di una persona? E qual è il confine fra uno sguardo lecito e un sguardo invadente? Non si entra forse in un campo troppo soggettivo? Per di più, lo sguardo può posarsi su qualcuno o su qualcosa in maniera quasi istintiva, anche senza che colui che lo lancia ne sia pienamente cosciente: come fare a condannarlo. Una sentenza di questo tipo crea un precedente che può creare ingiustizie, anzichè fare giustizia. Ritengo perciò che sia meglio tornare alle regole del buon senso e far sì che, in casi come questi, gli interessati si chiariscano bonariamente fra di loro, invece di chiamare in causa inutilmente i giudici.

Questo post inaugura un nuovo periodo del nostro blog, nel senso che d'ora in poi, non m'interesserò solo degli eventi principali, ma esprimerò di tanto in tanto dei pareri anche su notizie spicciole.

venerdì 11 aprile 2008

Elezioni Politiche e Amministrative: ecco i miei pronostici!

Le elezioni politiche e, per taluni posti, anche quelle amministrative, sono alle porte. L’altro giorno, un mio amico, voleva conoscere le mie previsioni; anche voi, cari amici, vi sarete probabilmente collegati al mio indirizzo per la stessa ragione e io, data la natura del mio blog, non posso esimermi da questa incombenza.

Dopo la decisione di Veltroni di correre da solo (o quasi), Berlusconi aveva i numeri per stravincere alla camera e al senato, poi le cose si son complicate, vuoi per la rimonta di Veltroni, vuoi per la decisione del cavaliere di respingere l’alleanza con Casini, Storace e Mastella. La motivazione mi sembra chiara: Berlusconi voleva creare un’immagine del centro–destra speculare a quella del centro-sinistra e mirava quindi a riunire tutti sotto l’unico simbolo. Quando gli interlocutori hanno respinto la sua proposta, ha preferito lasciarli andare per la loro strada, forte del responso dei sondaggi. Se però questa decisione dovesse costargli la sconfitta, se ne pentirebbe amaramente, eccome se ne pentirebbe! Veniamo alle mie previsioni.

L’unica certezza, fino a questo momento, è che per la prima volta, nel dopo-guerra, avremo, al parlamento, uno scenario politico semplice, con pochissimi partiti e pochissimi gruppi parlamentari: la Sinistra l’arcobaleno, PD - Italia dei valori, UDC, Lega nord, Popolo della libertà. Mi sembra, poi, ragionevole pensare che, il voto della camera si concluderà con la vittoria di Berlusconi, la quale, per effetto della legge elettorale, si tradurrà in un’ampia maggioranza a Montecitorio. Per quel che riguarda il senato, non bisogna dimenticare che, la volta scorsa, il centro–destra andò meglio proprio lì, per cui se l’altra volta (considerando anche il voto all’estero), Berlusconi andò giù di un solo seggio, stavolta dovrebbe essere in maggioranza. Tuttavia, a causa della legge elettorale, essa difficilmente potrà essere ampia: ad ogni modo stavolta toccherà a lui metter su il governo.

Per quel che riguarda i rapporti con i vecchi alleati (in particolare Casini), tutto starà, per i due interlocutori, trovare il modo di riappacificarsi senza perdere la faccia. E veniamo alle amministrative.

Si vota per le comunali, in molti comuni d’Italia, anche importanti e, in taluni casi, anche per le province. Mi scuserete se io farò riferimento solo ai pronostici per il mio comune: Gallipoli.

Le liste sono otto: PD, la Sinistra l’arcobaleno e “Gallipoli svegliati”, appoggiano il candidato sindaco di centro–sinistra Luigi Schirosi; il Popolo della libertà e “con Venneri sindaco”, appoggiano il candidato sindaco di centro–destra Giuseppe Venneri; UDC appoggia il candidato sindaco di centro Giovanni De Marini; la lista civica di centro–destra “Grande Gallipoli” appoggia il candidato sindaco Giuseppe Coppola; la lista civica dei pescatori “Noi ci siamo” appoggia il candidato sindaco Tommaso Scigliuzzo. L’ex sindaco di centro–destra Sen. Vincenzo Barba (sfiduciato lo scorso anno, principalmente ad opera del consigliere Tommaso Coppola), dopo vari ripensamenti, ha deciso di non candidarsi al comune e di correre solo per la camera, con il Popolo della libertà; appoggia però la candidatura di Giuseppe Venneri. Prevedo il seguente ordine di arrivo dei candidati sindaci: 1°) Venneri, 2°) Schirosi, 3°) Scigliuzzo, 4°) Coppola, 5°) De marini; ballottaggio fra Venneri e Schirosi.

A questo punto saranno importanti gli apparentamenti e, mentre mi sembra scontato l’appoggio dell’ UDC a Venneri e quello della lista dei pescatori a Schirosi, è molto incerta (e sarà determinante) la decisioni della lista di Coppola e del suo elettorato.

Ciao e a dopo le elezioni

giovedì 10 aprile 2008

Miss Mondo (Calcio)

In attesa dei prossimi europei di calcio e dopo l'assoluzione di Materazzi, riviviamo uno dei momenti più chiacchierati di Germania 2006. Un ricordo per noi allegro, poichè "tutto è bene quel che finisce bene". Fatevi quattro risate con il mio primo video!

mercoledì 9 aprile 2008

Giù il cappello davanti a Frafbi!

Davvero complimenti a Frafbi che ancora una volta sbaraglia tutti… e stavolta mi risulta che ci fosse qualche concorrente in più. Non lo so se l’altra sera Francesco fosse sveglio e vigile e stesse ad ascoltarmi, ma sicuramente gli altri devono dormire anche di giorno. La notte è passata tranquilla, ma voi, ragazzi miei, avete lasciato passare anche l’alba, l’aurora, il giorno, il giorno seguente… e non so quanti altri ne avreste lasciati ancora passare.
Il cappello era bianco. La soluzione potete leggerla nel commento al post precedente, anche se mi permetto di fare una correzione. Il terzo interrogato deduce di avere il cappello bianco dal fatto che gli altri non hanno saputo rispondere, ma non è affatto detto che gli altri due cappelli siano neri: essi potrebbero essere indistintamente bianchi o neri (o uno bianco e l’altro nero). Se ad es. fossero stati tutti quanti bianchi, comunque l’ultimo della fila non avrebbe saputo rispondere e neppure avrebbe saputo farlo il secondo. La regola generale è la seguente: se i primi due cappelli sono neri, si salvano tutti; se il primo è nero ma il secondo è bianco, si salvano i primi due della fila; se, infine, come nel nostro caso, il cappello del primo è bianco, si salva solo il primo della fila (indipendentemente dai colori degli altri due). Il terzo passaggio di Frafbi è però ininfluente, poiché i primi due sono sufficienti per giungere alla soluzione. La risposta va quindi sicuramente considerata accettabile.
Ancora complimenti al vincitore e alla prossima!

domenica 6 aprile 2008

Un cappello per salvare la testa

E anche voi blogghisti salvate la vostra reputazione rispondendo al prossimo indovinello, perchè è da quasi un anno che, a parte Francesco (in arte Frafbi), nessuno viene a capo di nulla. Sst…Parliamo a bassa voce!
Tre esploratori vengono catturati e condannati a morte. Viene data però loro un' ultima possibilità di salvarsi. Vengono fatti disporre in fila indiana e a ciascuno di essi viene messo addosso un cappello, in modo tale che, l’ultimo della fila vede il cappello degli altri due compagni, quello di mezzo solo il cappello del compagno davanti e il primo non ne vede nessuno. I tre cappelli vengono scelti casualmente da un gruppo di 5 cappelli: 3 bianchi e 2 neri A ciascuno viene chiesto d’indovinare il colore del suo cappello. Si parte dall'ultimo della fila , il quale non sa rispondere e viene condannato a morte; anche quello di mezzo non sa rispondere e viene condannato pure lui. Il primo della fila risponde esattamente e ha salva la vita. Sapete dirmi di che colore era il suo cappello?
Come? Perché parlo piano? Magari Francesco sta dormendo: cercate d’indovinare prima che si svegli! Sst……..Buonanotte
E la notte vi porti consiglio!!!